L’olio extravergine di oliva italiano continua ad avere il suo appeal nel mercato estero e la crescita dell’export registrata nel corso del 2023 ne è una ottima indicazione. Lo ha sottolineato Giovanni delle Donne dell’Agenzia Ice per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese snocciolando numeri significativi: l’aumento percentuale registrato nel periodo gennaio-novembre 2023 è in doppia cifra ed ha toccato il 12,48%, che tradotto in euro equivale a 1,84 milioni.
L’occasione è stata fornita dalla presentazione della nuova edizione del premio oleario Ercole Olivario, promosso da Unioncamere, rispetto alla quale il rappresentante dell’Ice ha aggiunto: “E’ in programma l’11 e il 12 aprile una “iniziativa di incoming a Roma e in contemporanea a Firenze, che vedrà la presenza di 15 buyer provenienti dagli uffici Ice a livello mondiale e 5 tra blogger e giornalisti che avranno la possibilità di degustare gli oli dell’Ercole Olivario e incontrare in un apposito B2b i produttori. L’incoming proseguirà poi con la visita alle aziende produttrici e alla scoperta del territorio produttivo”.
Dal canto suo il presidente di Unioncamere, Andrea Prete, ha sottolineato: “L’olio di oliva costituisce un elemento identitario, pilastro della biodiversità, che con più di 500 varietà conferma l’Italia sul podio dei maggiori Paesi produttori mondiali, posizionandosi al secondo posto per la produzione e secondo esportatore con 359 mila tonnellate nel 2022. L’Italia – ha continuato – vanta un milione di ettari di superficie olivetata, che rappresenta una forte caratterizzazione territoriale. Quella dell’extravergine d’oliva italiano è una filiera, oltre che di grande territorialità, anche di qualità ed espressività del nostro Made in Italy. Ed è proprio sui territori e sulle azioni di promozione per legare l’enogastronomia al turismo che dobbiamo continuare a lavorare”.
