L’ottimizzazione dell’acqua come risorsa porta l’Andalusia, regione leader mondiale nella produzione olivicola, alla piena occupazione. Questa è una delle conclusioni dello studio sviluppato da Juan Vilar, analista agricolo internazionale. La ricerca ha analizzato la situazione attuale delle risorse idriche in Andalusia, nonché le strategie da seguire per ottimizzarne l’uso e migliorarne la disponibilità, tenendo conto dell’impatto.
All’interno delle azioni strategiche necessarie per l’applicazione spiccano:
- il riutilizzo dell’acqua
- la dissalazione,
- l’ammodernamento dell’irrigazione,
- l’aumento della costruzione di opere idrauliche,
- la costruzione di nuovi invasi ed aumento della capacità di quelli esistenti,
- la realizzazione di serbatoi di acqua piovana per l’irrigazione,
- i trasferimenti tra bacini eccedenti,
- la maggiore riforestazione e protezione del suolo,
- la prevenzione dell’inquinamento delle acque,
- la revisione delle dotazioni esistenti,
L’applicazione graduale delle suddette strategie, sia a livello globale, sia attraverso il loro utilizzo pianificato e scaglionato, produrrebbe un effetto virtuoso sull’ambiente e sulla biodiversità, in quanto le falde acquifere godrebbero della piena disponibilità di deflusso ecologico, con i relativi effetti sulla fauna vegetale e animale. Allo stesso modo migliorerebbe l’economia agricola, triplicherebbero in modo solido e sostenibile gli effetti sul PIL agricolo e zootecnico, ma lo farebbe anche come standard di valore, moltiplicando, almeno per quattro, il valore dei beni agricoli, trasmettendo questa trazione alla sfera sociale e, soprattutto, al mercato del lavoro.
Infatti, molto prevedibilmente, la piena occupazione sarebbe raggiunta nella comunità dell’Andalusia in un periodo approssimativo di non più di 10 anni.