Il padre del Nutri-score che si vanta di odiare l’extravergine

I benefici dell'Evo praticamente assimilati a quelli della Coca Cola
Mercato alimentare nel mondo
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di Pandora Peñamil Peñafiel*

Dicono che siamo fatti a immagine e somiglianza dei nostri genitori. E, per fortuna o per sfortuna, è così. Dal momento che tutti gli esseri umani, anche i peggiori – ehm, ricordiamoci di Klara Hitler – hanno dei genitori. Quello che non mi aspettavo è che un semaforo nutrizionale avesse avuto un padre… E per di più che odiava l’olio d’oliva!
Posso capire che un algoritmo, che non sente né soffre, dia una classificazione inferiore a quella che merita l’olio d’oliva, tenendo conto solo della sua composizione grassa. Bene , posso arrivare a capire che l’algoritmo ha dei difetti, che è un sistema molto recente, che offre informazioni distorte sul prodotto e così via. Ma che un essere umano apparentemente colto, professore alle Università Paris Diderot, Pierre e Marie Curie e Kansas, autore di studi e libri contro le lobby nel settore alimentare, affermi che “l’olio d’oliva non può avere la nota alta nel Nutri-score perché è grasso al 100%” è un po’ sciocco. Non ha altra spiegazione. O sì, monsieur Serge Hercberc, lei da buon francese, ama fare colazione con cornetti imburrati e alla fine ha finito per vendere l’anima al diavolo di questa lobby .
Per quelli di voi che ancora non capiscono la mia indignazione, cercherò di riassumere la situazione. Il “padre” del Nutri-score, come è noto nell’industria alimentare, ha rilasciato un’intervista all’agenzia EFE in cui si è vantato della sua animosità nei confronti dell’olio extravergine di oliva, assicurando che “non è legittimo” che questo alimento detenga la A nel famoso semaforo nutrizionale. Stiamo parlando di un sistema che assegna la lettera B alla Coca-Cola, i cui ingredienti sono: acqua gassata, zucchero, colorante E‐150d, acidificante, acido fosforico, aromi naturali e aroma di caffeina. La stessa lettera mostra l’olio EVO, i cui ingredienti sono: 100% succo di oliva. E per di più ci sembra di doverti ringraziare perché iniziava con la lettera C, cioè nella categoria degli “alimenti consigliati per il consumo occasionale”. Una fantastica Coca-Cola al giorno, ma attenzione con l’extravergine! Comunque.
È questo signore, che dice di leggere molto sulla stampa che il settore dell’olio d’oliva vuole la classe A – come se fosse un’eccentricità – che si chiede: ” È il settore economico che decide come classificare un prodotto?” o sono gli scienziati? In risposta, mi chiedo: i signori che ritengono che la Coca-Cola abbia gli stessi benefici nutrizionali di EVO possono definirsi scienziati?
Senta, signor Hercberc: grazie a noi, lei può andare a mangiare crostini al burro dove vuole, ma ci lasci soli e riveda le sue conoscenze, perché devono essere rimasti nella Belle Époque!

*Executive Director presso Olivatessen by Mercacei

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Tags: in evidenza, Nutriscore, Pandora Peñamil Peñafiel

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