In Cile, dall’altra parte del mondo, cresce l’olio di qualità

E' il paese che ha maggiormente aumentato le esportazioni
Economia
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È il Cile il paese che negli ultimi 15 anni ha visto produzione ed esportazioni di olio d’oliva aumentare maggiormente nel mondo. Parliamo ancora di livelli modesti, ma i numeri parlano chiaro: secondo il Consiglio oleicolo internazionale la produzione nel paese sudamericano è passato negli ultimi 25 anni da 5 mila a 21 mila tonnellate, quasi due terzi dei quali esportati, soprattutto in Brasile che è uno dei 10 paesi al mondo che consumano maggiormente olio di oliva.

La fotografia è del portale Olive Oil Times che ha approfondito il tema con l’azienda Las Doscientos, a tre ore dalla capitale Santiago, all’avanguardia nella produzione di olio di oliva e nelle esportazioni cilene. Avviata nel 2005 con i primi 200 ettari di terreno coltivati ad Arbequina, Picual e Frantoio, oggi conta 700 ettari di oliveti intensivi, quasi tutti meccanizzati. Ubicata nei pressi di Talca, con un microclima adatto per l’olivo benché la regione fosse già famosa per la produzione vinicola, è guidata da José Pablo Illanes (nella foto) che ha aperto nel 2009 un frantoio e cominciato a commercializzare l’olio soprattutto all’estero. Il consumo pro capite nel paese cileno rimane infatti relativamente basso: 9,5 tonnellate di olio d’oliva per una popolazione di circa 18,5 milioni abitanti.

“Ma quello che potrebbe accadere in Cile con l’olio d’oliva potrebbe essere quello che è successo con il vino”, ha detto Illanes.” Venti anni fa, i cileni bevevano vino bianco o rosso. Adesso bevono Cabernet e Sauvignon”.

Azienda pluripremiata a livello internazionale, Las Discientos conferma che anche in Sudamerica si possono fare oli extravergini di qualità. Tra l’altro, l’emisfero australe sembra godere di condizioni metereologiche particolarmente favorevoli, con abbondanti piogge che in Cile hanno riempito serbatoi e falde acquifere prima della raccolta dei mesi scorsi. “Siamo fiduciosi che nel 2024 otterremo un quantitativo di olive uguale o migliore di quello che abbiamo registrato quest’anno, ha affermato il responsabile dell’azienda guardando con fiducia all’estate, che nell’emisfero australe va da dicembre a marzo.

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