L’indice Ismea relativo al clima di fiducia dell’industria olearia continua ad essere positivo e sostanzialmente in linea con quello dell’agroalimentare nel complesso. Le buone aspettative si basano sul fatto che le disponibilità saranno ancora abbondanti grazie alla buona combinazione delle scorte e della nuova produzione. Anche la domanda sembra tenere e quindi restano buone le aspettative sugli ordini.
In tema di consumi, la riapertura completa dell’Horeca già da alcuni mesi aveva cominciato a far ben sperare il mondo produttivo che continua a confidare in una ripartenza della domanda soprattutto per i prodotti di qualità. Il Covid-19, infatti, potrebbe aver cambiato in modo importante le abitudini di consumo alzando l’asticella della qualità richiesta. Chiaramente, tutto ciò passa dalle disponibilità a pagare dei consumatori e, quindi, dalla capacità di ripartenza dell’economia in generale.
Restano, comunque, i timori legati anche alle nuove chiusure, sebbene parziali, a cui si sta assistendo. Questo vale anche per la domanda estera a cui sono legate le esportazioni che, peraltro, stanno scontando tutte le problematiche legate alla logistica e al lievitare dei prezzi dei container e alla difficoltà di consegnare i prodotti soprattutto in alcuni porti statunitensi. A questo si aggiunge anche l’aumento dei costi legati all’energia, alle difficoltà nel reperimento del vetro e ad altri fattori produttivi.