l benefici dell’olio extravergine di oliva contro l’invecchiamento della pelle

Il fondamentale ruolo dei polifenolo per la prevenzione
Tecnica e Ricerca
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Numerosi studi hanno evidenziato un effetto protettivo di alcuni composti dell’olivo sul processo di invecchiamento cutaneo, grazie al loro ruolo di riduzione dello stress ossidativo, di aumento della vitalità cellulare e della diminuzione delle alterazioni cellulari ed istologiche. Non è secondario l’effetto fotoprotettivo dei composti fenolici e dello squalene contro le radiazioni, come l’assorbimento dei raggi ultravioletti assieme all’elevata attività antiossidante, che agiscono sinergicamente come fattori protettivi anche nei confronti della fotocarcinogenesi.

Le uniche radiazioni UV solari, rilevanti per la salute sono quelle di lunghezze d’onda UVA (315 – 400 nm) e UVB (280 – 315 nm) e, l’esposizione a radiazioni di questo tipo, è un fattore molto aggressivo per la pelle umana. Difatti queste radiazioni generano un’infiammazione cronica, con un’alterazione dei lipidi superficiali, raggiungendo progressivamente gli strati più profondi dell’epidermide ed i compartimenti sottostanti. Inoltre, i raggi UV inducono dilatazione dei vasi sanguigni del derma, iperpermeabilità vascolare, edema cutaneo, iperplasia, infiltrazione di leucociti, aumento delle citochine pro-infiammatorie, generazione di ROS e altri radicali liberi che finiscono per produrre danni diretti al DNA, aumentando il rischio di subire mutazioni che possono portare, oltre all’invecchiamento, anche a diversi tipi di cancro della pelle (carcinomi basocellulari, squamocellulari, melanoma maligno…)

L’invecchiamento della pelle può essere mediato da fattori intrinseci o estrinseci e può essere classificato in cronologico e precoce.

L’invecchiamento cronologico o intrinseco è associato a una diminuzione della divisione cellulare nei diversi strati della pelle ed a un deterioramento legato all’età delle fibre di collagene ed elastina che compongono la matrice extracellulare (ECM), mentre l’invecchiamento precoce o estrinseco è causato da fattori ambientali come le radiazioni solari UVA e UVB, l’inquinamento atmosferico, il consumo di sostanze tossiche come l’alcol o il tabacco.

 A livello istologico, entrambi i tipi di invecchiamento sono caratterizzati da assottigliamento e perdita di elasticità, con un conseguente deterioramento della barriera cutanea. Questi cambiamenti visibili sono correlati ad una presenza eccessiva di specie reattive dell’ossigeno (ROS) che attivano i fattori di trascrizione, come l’ Activator Protein-1, AP-1, (fattori nucleari necessari per l’inizio della sintesi dell’RNA di tutti i geni che codificano le proteine) o le metalloproteasi della matrice extracellulare (MMP) che possono portare a una degradazione del collagene della pelle e ad un deterioramento eccessivo della matrice. Ricordo che la matrice extracellulare è “l’ambiente” in cui si affacciano le cellule con i loro recettori e con il quale scambiano materiale nutritivo e messaggi molecolari; essa è composta da alcune classi di biomolecole come proteine strutturali (collageni ed elastina), proteine specializzate (fibrillina, fibronectina, laminina ecc.), proteoglicani (aggrecani, sindecani) e glusamminoglicani (ialuronani, condroitinsolfati, eparansolfati ecc.).

Inoltre, a seguito della perossidazione dei lipidi polinsaturi dai tessuti, la pelle sintetizza la lipofuscina, che determina un’alterazione della pigmentazione caratteristica dell’invecchiamento cutaneo.

La prevalenza dell’invecchiamento cutaneo e la richiesta di trattamenti efficaci hanno spinto la ricerca dermatologica anche verso soluzioni con composti naturali come l’olio extra vergine di oliva (EVOO).

I composti fenolici dell’EVOO, in ambito della ricerca in laboratorio, hanno dimostrato la capacità di attaccare selettivamente le cellule del melanoma e possiedono un’attività antibatterica contro microrganismi particolarmente implicati nelle infezioni cutanee, come Escherichia coli, Candida albicans, Staphylococcus aureus, Staphylococcus epidermidis, Enterococcus faecalis, Pseudomonas aeruginosa e Proteus spp. (1)

Wanitphakdeedecha et al. (2) ha descritto che l’uso di una crema per il viso arricchita con estratto di foglie di olivo favorisce il ringiovanimento del volto riducendo la perdita di acqua transepidermica e le rughe, migliorando l’idratazione.

In merito all’invecchiamento, lo studio di Steven P. Nisticò e Collaboratori (2) ha esaminato l’efficacia di due polifenoli naturali bioattivi, l’Oleocantale e l’Oleaceina, in una formulazione per la cura della pelle, somministrata a 70 partecipanti, tra uomini e donne. Questi soggetti hanno applicato un siero bifasico contenente polifenoli derivati ​​dall’EVOO, Oleocantale e Oleaceina, (PureXerum ® , Active-Italia, Roma, Italia) con due trattamenti al giorno, per 30 giorni.

La formula conteneva: Propandiolo, olio di Prunus amygdalus duclis e Betaina come veicoli ed il Tocoferil-acetate, Oleaceina e Oleocantale (1%) come principi attivi.

L”efficacia è stata valutata oggettivamente utilizzando il sistema di analisi della pelle VISIA ® all’inizio, dopo 15 giorni e dopo 30 giorni. I risultati hanno indicato una significativa riduzione delle rughe nella maggior parte dei gruppi, evidenziando la potenzialità dei polifenoli derivati ​​dall’EVOO, nella cura della pelle anti-invecchiamento, in particolare per gli anziani. Questa ricerca apre la strada a ulteriori esplorazioni sui composti naturali in dermatologia, in particolare per la gestione dell’invecchiamento della pelle.

Utilizzando il sistema di imaging VISIA ® per misurazioni precise, si è osservata una significativa diminuzione del conteggio delle rughe in tutti i partecipanti, in particolare c’è stata una riduzione percentuale media del 23,1% nel conteggio delle rughe alla fine del periodo di 30 giorni, rispetto alle misurazioni iniziali.

Questo studio dimostra che l’Oleocantale e l’Oleaceina riducono significativamente il numero di rughe sia negli uomini che nelle donne, in particolare in quelli di età compresa tra 45 e 79 anni.

Inoltre, studi recenti hanno evidenziato il ruolo dell’EVOO nel potenziare i meccanismi di riparazione della pelle e che l’applicazione topica dell’EVOO accelera i processi di guarigione delle ferite, fenomeno attribuito alla stimolazione della sintesi del collagene e dell’angiogenesi (formazione di nuovi vasi).

L’applicazione dell’EVOO, che ritroviamo con i suoi componenti, in molte formulazioni cosmetiche, ha attirato l’attenzione grazie alla sua capacità di migliorare l’elasticità, la consistenza della pelle ed anche di contrastare l’insorgenza delle rughe, queste come indicatore chiave dell’invecchiamento della pelle. I composti che sono stati studiati, Oleocantale ed Oleoaceina, penetrano efficacemente le barriere epidermiche e interagiscono a livello cellulare, migliorando la salute della pelle.

Tuttavia, l’effetto anti-invecchiamento derivato dai composti presenti nell’olivo non si limita alla sua applicazione topica, ma sono stati segnalati anche benefici derivanti dal consumo di EVOO come “alimento funzionale” (4).

Diversi studi hanno dimostrato che l’olio e i suoi derivati hanno effetti benefici nel trattamento dell’invecchiamento cutaneo, dalle radiazioni solari, nei processi oncogenici della pelle e nella protezione dalle infezioni causate da microrganismi. Inoltre, alcuni componenti dell’olivo hanno effetti biostimolanti, antinfiammatori e rigenerativi a livello tissutale. Pertanto, l’uso di questi composti può essere una buona opzione terapeutica oppure un’alternativa per il trattamento di alcune condizioni cutanee, per il miglioramento ed il mantenimento omeostatico della pelle.

Bibliografia:

  1. Lucía Melguizo-Rodríguez et al. 2022, Biological effects of the olive tree and its derivatives on the skin. Food and Function, 22, https://pubs.rsc.org/en/content/articlelanding/2022/fo/d2fo01945k
  2. Wanitphakdeedecha R. et al.2020, Efficacy of olive leaf extract-containing cream for facial rejuvenation: A pilot study, J. Cosmet. Dermatol., 19, 1662 —66.
  3. Steven P. Nisticò et al. 2024, Evaluating the Impact of Oleocanthal and Oleacein on Skin Aging: Results of a Randomized Clinical Study. Medicina, 60 (6), 947; doi.org/10.3390/medicina60060947 https://www.mdpi.com/1648-9144/60/6/947
  4. Owen R. W. et al. 2000, Olive-oil consumption and health: the possible role of antioxidants, Lancet Oncol., 2000, 1, 107 —12. https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/11905662/

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Tags: in evidenza, invecchiamento pelle

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