Pieralisi lancia una nuova innovazione sul mercato e questa volta è la frangitura ad essere la protagonista.
La tecnologia che determina la frantumazione delle olive rappresenta una fase cruciale del processo dove l’esaltazione delle caratteristiche organolettiche dell’olio prende forma. La tecnica della frangitura si è evoluta nel corso degli ultimi decenni con l’obiettivo di ridurre l’impatto a carico della mandorla della drupa e di evitare il riscaldamento della pasta e l’emulsione delle fasi.
Pieralisi centra questi obiettivi sviluppando un nuovo corpo battente (brevettato) – il cuore del frangitore – battezzato multilama. Il frangitore “multilama” vuole evocare un certo tipo di effetto tagliente convalidato sul campo attraverso numerosi test condotti su diverse cultivar, tra cui Bosana, Coratina, Frantoio, Nocellara Etnea, Nocellara del Belice e Cima di Melfi.
La geometria dei corpi battenti garantisce una frangitura differenziata concentrata sulla buccia e polpa dell’oliva al fine di ottimizzare l’attività enzimatica che produce gli aromi responsabili del fruttato e, al tempo stesso, incrementa il contenuto fenolico nell’olio. Il design costruttivo e la scelta accurata del materiale assicurano il mantenimento del profilo di taglio garantendo la necessaria resistenza ed affidabilità meccanica.
I risultati, ottenuti seguendo procedure di validazione scientifica condotte in collaborazione con l’Università di Perugia, evidenziano un aumento significativo della qualità dell’olio estratto promuovendo a pieni voti la tecnica di frangitura multilama. Per esempio, l’aumento dei composti fenolici totali, nel caso della cultivar Frantoio, ha raggiunto addirittura il 60% rispetto al frangitore a martelli, superando in maniera significativa anche i risultati ottenuti con il frangitore a coltelli. Nel caso della Nocellara Etnea le performance del multilama hanno generato un incremento di circa il 40% nella concentrazione fenolica rispetto ai martelli ed un risultato paragonabile a quello dei coltelli. L’impatto sui profumi dell’olio è altrettanto positivo esaltando principalmente i composti volatili responsabili delle note di erbaceo fresco e floreale. L’aumento medio dei composti volativi si aggira intorno al 10 – 20% e si è verificato in tutte le cultivar confrontate con i martelli, e con risultati superiori o a parimerito rispetto al frangitore a coltelli. Mentre, i parametri legali di acidità, numero di perossidi e costanti spettrofotometriche che indicano il grado di ossidazione dell’olio rimangono invariate, così come la resa estrattiva.
Il miglioramento della qualità dell’olio riscontrato sia sul piano sensoriale che nutrizionale si unisce anche ad una riduzione complessiva dei fenomeni di attrito con conseguente beneficio a livello di consumi energetici e riscaldamento della pasta di olive. Il tutto a parità di portata oraria e di resa estrattiva rispetto ai convenzionali sistemi di frangitura a martelli o a coltelli. La qualità dell’olio estratto rappresenta la musa ispiratrice alla base dei progetti di innovazione perseguiti dalla Pieralisi.
Questo nuovo corpo battente abbinato al sistema di raffreddamento della pasta di olive insito nella struttura del frangitore proposto negli ultimi anni dall’azienda leader di macchine olearie rappresenta un pacchetto completo, unico ed innovativo, come confermato da una prestigiosa pubblicazione scientifica indipendente che certifica e garantisce l’oggettività dei risultati ottenuti. Infatti, anche il contenimento della temperatura durante la frangitura ha mostrato importanti miglioramenti qualitativi nell’olio estratto senza incidere sulla resa all’estrazione, quindi, il binomio girante multilama e sistema di raffreddamento del frangitore permettono di valorizzare in maniera sinergica le proprietà uniche dell’olio extravergine di oliva.
Il team Pieralisi ha così introdotto nel mercato l’ennesima novità a testimonianza della sensibilità nei confronti delle crescenti esigenze del settore oleario con particolare attenzione alla soddisfazione del cliente.