La potatura “media” dell’olivo ha offerto risposte migliori sotto il profilo produttivo e nei parametri vegetativi della pianta rispetto ad una potatura “leggera”. È questo il risultato che emerge da una una sperimentazione condotta nel 2023 nel centro Italia da ricercatori dell’Università di Perugia e dal Crea di Spoleto per valutare gli effetti di due diverse intensità di potatura (“leggera” e “media”) sul comportamento vegeto-produttivo e sulla fisiologia di piante adulte di olivo coltivate in asciutto e dunque senza irrigazione.
A seguito delle due diverse intensità di potatura, i volumi delle chiome, su cui si sono misurati i risultati della ricerca, sono risultati essere pari a 10.000 m3/ha con la potatura “leggera” e a 7.500 m3/ha con la potatura “media”.
Durante lo studio sono stati presi in esame molti parametri che qui vengono sinteticamente riepilogati.
L’accrescimento dei germogli è risultato maggiore negli alberi sottoposti a potatura “media”. Durante il periodo estivo, le foglie delle piante potate con intensità “media” hanno mostrato valori di contenuto relativo idrico (Relative Water Content – RWC), potenziale idrico, fotosintesi, traspirazione e conduttanza stomatica più elevati rispetto a quelli delle piante potate con intensità “leggera”.
Alla raccolta, la potatura di intensità “media” ha determinato un maggiore peso unitario, rapporto polpa/nocciolo e contenuto in olio, e una più lenta pigmentazione e riduzione della durezza della polpa. Le olive delle piante potate con intensità “media” hanno presentato un minore rapporto tra resistenza al distacco e peso fresco dei frutti, come conseguenza del maggiore peso dei frutti.
Gli alberi potati con intensità “leggera” hanno mostrato una produzione di olive maggiore di quelle potate con intensità “media”, ma la differenza si annulla se la produzione è espressa come quantità di olio.
La potatura “media” ha determinato una maggiore efficienza produttiva degli alberi, espressa come quantità sia di olive sia di olio prodotti per unità di volume della chioma.
In conclusione, evidenziano i ricercatori, “nelle condizioni in cui si è operato, l’intensità di potatura è risultata in grado di influenzare significativamente sia il comportamento vegeto-produttivo degli alberi sia la fisiologia delle piante. Un volume di chioma di circa 7.500 m3/ha, ottenuto con una potatura di intensità “media”, sembra quello in grado di assicurare le risposte migliori in termini di produzione e stato idrico e funzionalità delle foglie”.
Una prosecuzione dell’indagine, è stato evidenziato, è necessaria per valutare gli effetti di medio-lungo periodo dei trattamenti applicati e di diversi andamenti stagionali.