Produzione record di olio in Turchia. Più di Italia e Grecia messe insieme

Previste 500 mila tonnellate, volano anche le olive da mensa
Economia
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Produzione record di olio di oliva in Turchia che – dopo la deludente campagna dello scorso anno –  stavolta raggiungerà il suo massimo storico con 475 mila tonnellate, praticamente quante Italia e Grecia messe insieme. Il nostro paese, infatti, si attesterà secondo le stime Ismea-Unaprol sulle 224 mila tonnellate, mentre quello ellenico, secondo l’indagine di Mercacei arriverà a 250 mila.

Mustafa Tan

L’aggiornamento sul nuovo potenziale oleario turco ci giunge da Mustafa Tan, presidente del Consiglio Nazionale Olivicolo e Oleicolo (UZZK) che ha sottolineato come in giacenza vi siano ulteriori 150 mila tonnellate della campagna olearia scorsa. Sono valori elevati, nettamente superiori alle previsioni fin qui annunciate che davano sì alla Turchia il secondo posto tra i produttori di olio dopo la Spagna, ma ad un livello massimo di 350 mila tonnellate.

Addirittura il presidente dell’UZZK azzarda anche la possibilità che si riesca anche a superare la quota stimata. E analizza così ad OlivoNews la situazione del paese: “La patria dell’olivo qui in Turchia è l’Anatolia, dove vi sono condizioni pedoclimatiche ideali e dove si risente meno dei cambiamenti climatici globali. Negli ultimi 15 anni – aggiunge – il numero degli alberi è raddoppiato, con nuove piantagioni, arrivando a 200 milioni di olivi. Sono impianti irrigabili, tradizionali, intensivi e superintensivi di ultima generazione, con l’adozione prevalente di varietà locali. Si è contestualmente formata una nuova generazione di olivicoltori che seguono puntualmente tutte le innovazioni tramite internet. Io come presidente del Consiglio Nazionale Olivicolo Oleico ed i miei colleghi tecnici abbiamo fatto moltissima formazione e realizzato pubblicazioni su tutto quello che era utile per far crescere in competenze e conoscenze gli operatori: dalla potatura, alle lavorazioni del terreno, alla prevenzione contro l’attacco della mosca e le altre fitopatie. Questo – ha concluso – ha permesso di elevare la qualità delle produzioni. Aggiungo: se avesse piovuto negli ultimi giorni, la quantità di olio di oliva avrebbe superato il mezzo milione di tonnellate. Arriverà pioggia nei prossimi giorni e questo sarà un bene”.

Mustafa Tan ricorda anche che le scorte della Turchia sono più che buone, quasi 150 mila tonnellate di olio dello scorso anno. Altra annotazione importante: la produzione di olive da mensa. In questo segmento la stima è di 750 mila tonnellate che, secondo l’esponente turco porterebbe il paese a diventare il primo produttore mondiale davanti alla Spagna.
(si ringrazia la signora Selin Ertur per la preziosa collaborazione)

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Tags: in evidenza, Turchia

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