Raccolta: ecco l’abbacchiatore che scarica il peso su uno zaino

Presentato in provincia di Imperia un originale prototipo
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Chi lo ha provato ne è entusiasta. Ed è sicuro che potrà rivoluzionare il sistema di raccolta in quegli oliveti dove – per caratteristiche morfologiche del terreno (ad esempio in pendenza), per tipologia di pianta o per semplice scelta dell’olivicoltore – si utilizzano gli abbacchiatori in luogo degli scuotitori meccanici.
È l’esoscheletro presentato a Chiusavecchia (Im) in Liguria, che – per chi non fosse avvezzo ai termini di ingegneria robotica – significa in sostanza questo: un abbacchiatore agganciato, attraverso un dispositivo, ad una sorta di zaino in spalla dove viene scaricato il peso dell’attrezzo, senza dunque che siano compromesse spalle e soprattutto schiena. Dotato di prolunga, può raggiungere anche i 5 metri di altezza, eliminando quei disturbi muscoloscheletrici che sono i problemi più importanti in chi raccoglie le olive.
L’esoscheletro è una tecnologica che nasce nelle moderne catene di montaggio delle automobili e che, attraverso questo progetto, si è voluto trasferire in operazioni olivicole grazie ad un prototipo realizzato dal Cipat (Centro Istruzione Professionale e Assistenza Tecnica della Cia) insieme all’Università di Genova e alcune aziende private, sostenuto con le risorse del Psr ligure.
Ridurre la fatica, aumentare la produttività e preservare la salute dell’olivicoltore sono gli obiettivi che l’esoscheletro permette di raggiungere” ha sottolineato Riccardo Giordano del Cipat nella presentazione di questa ultima versione del prototipo – ben dieci le versioni testate in precedenza – che potrà essere presto commercializzata (600 euro il costo stimato).
“Abbiamo seguito tutta la parte delle indicazioni che nascevano dal vissuto dell’abbattitore di olive – ha aggiunto il prof. Marco Testa dell’Università di Genova – . Prima abbiamo fatto un’indagine su quelli che erano i problemi che venivano manifestati dagli agricoltori, cercando di classificare quelli più importanti. Poi siamo passati attraverso l’analisi del gesto, nell’ambito della raccolta delle olive, ad identificare quelli che erano le gestualità più a rischio per gli operatori e in base a questo, con la collaborazione degli ingegneri, abbiamo sviluppato una serie di strategie per diminuire i carichi che si registrano a livello muscolo scheletrico”.
Ne è venuto fuori un dispositivo robotico che ottimizza le gestualità di lavoro, riducendo l’impatto sulla schiena dell’olivicoltore, attraverso una sorta di giubbetto da mettere in spalla e collegato ad una scatola dove si posiziona l’abbacchiatore che si muove con le mani per raggiungere il ramo dove scuotere le olive, ma senza che il peso dello strumento si riversi su spalle o schiena.

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Tags: abbacchiatore, esoscheletro, imperia, in evidenza

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