A cura Scuola Potatura Olivo Giorgio Pannelli
Nei giorni 12, 13 e 14 settembre sulle dolci colline di Tuoro sul Trasimeno (PG) si sono svolti gli allineamenti e gli esami per la qualifica di Maestro Potatore della Scuola: una figura professionale iper-specializzata in campo olivicolo assieme a quella del Potatore Certificato.

Con questo appuntamento la Scuola Potatura Olivo Giorgio Pannelli srl-Impresa Sociale (certificata ISO 9001:2015) ha dimostrato la sua presenza sul territorio nazionale ed extra nazionale con 80 professionisti certificati arrivati da ogni parte (pure dalla Slovenia) per partecipare ad un confronto diretto.
Gli allineamenti sono un momento unico dell’anno in cui i professionisti si mettono in gioco operando su varietà locali (in questo caso la Dolce Agogia, tipica del territorio del Trasimeno) e partecipando alla esposizione di tesi scientifico-pratiche degli aspiranti Maestri Potatori. I candidati che quest’anno si sono presentati hanno dovuto superare un esame teorico pratico “severo ma giusto” come da tradizione della Scuola, ossia una prova in campo su potatura commentata del lavoro svolto e una tesi in aula su sperimentazioni svolte nel proprio territorio.
Molto brillanti, attualissimi e approfonditi i lavori che hanno dato luce alle tesi portate dai neo Maestri: in ordine alfabetico Giuseppe Assenza dalla Sicilia, Nicola Bitetti dalla Puglia, Francesco Gentili dalle Marche e Manolo Guzzo dalla Calabria.

Il neo-maestro Giuseppe Assenza ha portato una tesi dal titolo “Analisi e correlazione tra potatura e induzione a fiore nell’olivo” nello specifico su due varietà del suo territorio (Verdese e Nocellara Etnea). Il lavoro iniziato tre anni fa riporta innumerevoli dati importanti in condivisione tra Scuola Potatura Olivo GP-IS e il Dip. Agricoltura, Alimentazione e Ambiente dell’Università di Catania.
Il neo-maestro Nicola Bitetti, viste le forti problematiche legate all’ambiente arido della sua zona (siamo tra l’alta e bassa Murgia interna) ha esposto un tesi dal titolo “Sistemi di irrigazione super efficienti: tra passato e futuro”. Il lavoro di Bitetti, ancora in fase di svolgimento e sperimentazione, dovrebbe portare ad un incremento di carbonio totale nel suolo, con incremento di carbonio e azoto solubili che aumenteranno le attività microbiche senza incidere su emissioni di N2O.
Francesco Gentili, con la tesi dal titolo “Innovazione tecnologica per massimizzare gli utili dell’oliva Ascolana Tenera”, ha mostrato come soluzioni economiche miste alla potatura a vaso policonico della Scuola possano fare incrementare la pezzatura delle olive, elevando in tal modo il prezzo di vendita fino 4 €/kg.
Manolo Guzzo ha focalizzato i suoi sforzi sull’LCA (Life Cycle Assessment, Analisi del Ciclo di Vita), con una tesi dal titolo “Studio LCA su Carolea a Vaso Policonico per una maggiore Sostenibilità Ambientale”. Guzzo ha dimostrato che dall’inizio dei suoi lavori (dal 2018 ad oggi) i costi di gestione dell’oliveto a vaso policonico sono diminuiti portando dati su tempi di potatura e trattamenti fitosanitari, operando con personale qualificato della Scuola. Il lavoro ha dimostrato drastiche riduzioni di costi di gestione, di impatto ambientale rispettando le normative qualitative disposte dalla Scuola fino alla PCR 2019:07 riguardo l’oevo.
All’interno di queste tre giornate è stato anche presentato (e sottoscritto da tutti i presenti) l’importantissimo Codice Deontologico delle professioni e degli accreditati della Scuola Potatura Olivo Giorgio Pannelli che non solo darà indicazioni precise agli addetti ai lavori, ma porterà anche luce su chi siamo, cosa facciamo ma soprattutto sul come si agisce nella Scuola (sarà presentato in un successivo articolo sempre su l’Olivonews.it).
Tutti i partecipanti si sono avvalsi di un credito formativo valido per l’iter curricolare della Scuola, credito che attesta la presenza a questo evento altamente preparatorio. La commissione di valutazione degli esami e di valutazione dell’allineamento composta da Giorgio Pannelli, Barbara Alfei, Raffaele Antonello e Antonino Filippo Lonobile si è dichiarata molto soddisfatta dal livello raggiunto quest’anno dai candidati neo-maestri e quello dei partecipanti.
“Se solo ci fosse un progetto condiviso”, di Giorgio Pannelli

“Le rilevazioni statistiche descrivono una produzione interna e consumi pro-capite delle varie tipologie di olio da olive in continua diminuzione, mentre l’offerta di prodotto estero supera quella nazionale. Altre statistiche segnalano un progressivo abbandono degli oliveti tradizionali che tra incuria e danneggiamenti vari interessa circa la metà dell’intera superficie olivetata.
Se solo ci fosse un progetto condiviso per il rilancio della produzione olivicola basato sul rispetto delle esigenze fisiologiche dell’olivo, di quelle economiche del produttore e di quelle ecologiche dell’ambiente, ci sarebbe già disponibile una schiera di operatori formati e certificati dalla Scuola (www.scuolapotaturaolivo.it in sezione Crediti), pronti a praticare e/o ad insegnare su basi scientifiche una gestione dell’olivo e dell’oliveto tale da salvaguardare anche la multinazionalità della maggiore coltura arborea nazionale diffusa in ogni angolo del nostro Paese”.
“Il metodo scientifico-pratico della Scuola funziona,
ma devi crederci” di Antonino Filippo Lonobile
“Il metodo scientifico-pratico della Scuola (certificata ISO 9001:2015) è la risultante di conoscenza scientifica aggiornata e tanta pratica in campo. Non è una novità di contrasto nella storia dell’uomo. Dai Frammenti giuntici di Eraclito: “Mutando condizione permane: è penoso operare alle stesse condizioni ed esservi sottoposti”. E questo deve farci riflettere. Purtroppo ancora oggi in molte discipline (l’olivicoltura è una delle più rappresentative) in troppi “nascono imparati” e non intendono cambiare. La Scuola propone un percorso serio attraverso il metodo scientifico-pratico che contrasta questi “born know-it-all” (BKIA). A differenza di questi ultimi, ogni accreditato della Scuola otterrà la propria qualifica dopo aver dimostrato, prima di tagliare, di conoscere tale metodo che prevede innanzitutto il rigoroso rispetto della pianta di olivo inserita in un ambiente che le consentirà di produrre meglio con minor spreco energetico e in seguito, sempre parlando di rispetto e di minore spreco, quello dell’olivicoltore e dei propri colleghi. La Scuola è aperta a tutti!”



















