Se il prezzo degli oli vegetali è minato dagli usi non alimentari

Per l'industria oltre 50 milioni di sostanze grasse commestibili
Economia
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Oltre 50 milioni di tonnellate di oli e grassi commestibili sono destinati ad usi non alimentari. Questa una delle conclusioni emerse dalla tavola rotonda moderata dal consulente Juan Vilar, dal titolo “Mercato degli oli alternativi e dei sottoprodotti”, tenutasi a Rotterdam.

Secondo i dati forniti dall’Associazione argentina di oli e grassi, la FAO e il Servizio nazionale di statistica agricola dell’USDA, nel 2021 sul pianeta sono state prodotte quasi 248 milioni di tonnellate di oli e grassi animali e vegetali: tra i principali, in milioni di tonnellate,  71.48 di olio di palma, 55.37 di olio di soia, 27.62 di olio di colza, 19.33 di olio di girasole (valori che indicano come il consumo annuo pro capite di oli e grassi nel mondo sia di quasi 25 kg, ovvero 63 volte il consumo annuo pro capite di olio d’oliva).

Tuttavia, solo l’80% degli oli e dei grassi commestibili prodotti nel mondo viene consumato sotto forma di cibo, dato che quasi 50 milioni di tonnellate vengono utilizzate per la produzione di biocarburanti o comunque a servizio di industrie chimiche e biochimiche (in particolare colza, soia e una grande quantità di grassi di origine animale).

Tale circostanza, come Vilar ha rivelato, stimola letture diverse: da un lato, l’andamento dei prezzi alla fonte di oli e grassi alimentari non è esclusivamente soggetto alla domanda proveniente dal consumo umano o animale; dall’altro, che la preponderanza di utilizzare alcuni grassi animali e vegetali per usi diversi dall’alimentazione, non solo contribuisce all’aumento dei prezzi di questi ultimi, ma anche del resto degli oli e dei grassi, creando così una tensioni sui prezzi e mettendo le scorte a disposizione degli operatori che hanno un potere d’acquisto maggiore, indipendentemente dal fatto che la destinazione a cui tale prodotto sia destinato sia alimentare o meno.

Ciò evidenzia che nella formazione dei prezzi degli oli e dei grassi alimentari, oltre al clima, alla produzione, all’offerta e alla domanda del settore alimentare, c’è un fattore nuovo, ed è la necessità da parte dell’industria non alimentare di avere disponibilità di queste risorse. Ponendo una domanda finale: ma i prodotti alimentari devono essere destinati ad un utilizzo diverso da quello del cibo?

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Tags: grassi, Juan Vilar, oli vegetali

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