Anche in Spagna si susseguono i controlli su olive e olio di oliva per prevenire truffe legate all’origine del prodotto o peggio danni alla salute dei cittadini. Controlli che diventano più stringenti in considerazione della scarsità della produzione anche di questa nuova campagna olearia.
Ed è notizia recente di un importante sequestro di ben 15 tonnellate di olive in pessime condizioni che si trovavano in un punto di vendita illegale nella città di Salvatierra de Santiago, a Cáceres, nell’Estremadura. L’operazione è stata condotta dagli agenti della Guardia Civil che hanno effettuato un’ispezione su un terreno di 500 metri quadrati dove hanno trovato un gran numero di olive ammucchiate a terra. In totale 15.000 chilogrammi in evidente pessimo stato di conservazione e tra le feci di un cane che gironzolava in zona. Nel corso del controllo, gli agenti hanno constatato una fuoriuscita di liquido che potrebbe rappresentare un rischio anche per l’ambiente e la salute pubblica.
Dalla verifica della Guardia Civil il responsabile del punto vendita abusivo non risultava iscritto all’albo per l’esercizio dell’attività di compravendita delle olive e non disponeva di alcun documento che ne garantisse la tracciabilità e l’origine. Sprovvisto anche dei documenti di registrazione di entrata e di uscita della merce e dei documenti di accompagnamento delle persone che avevano consegnato o venduto le olive depositate.
Le 15 tonnellate di olive sono state immediatamente sequestrate e sigillate per la successiva distruzione poiché non rispondenti alle condizioni igienico-sanitarie richieste per la loro commercializzazione e consumo. Sono state inoltre avviate le procedure per le sanzioni amministrative a carico del responsabile del punto vendita abusivo.
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