“Sul mercato italiano dell’olio d’oliva si nota una proliferazione di prodotti alternativi all’extravergine commercializzati nell’ambito della categoria delle miscele e di quella più recente dei cosiddetti condimenti. Tali prodotti esercitano una competizione non sempre leale e trasparente nei confronti dell’olio extravergine d’oliva italiano e talvolta presentano delle etichette che sono fuorvianti e tali da non informare correttamente il consumatore”.
Lo evidenzia Italia Olivicola che ritiene necessario ristabilire condizioni di piena legalità nella filiera degli oli vegetali e contrastare le pratiche commerciali ingannevoli e che talvolta vengono messe in atto contravvenendo alle norme europee e nazionali in materia di etichettatura. “A tale riguardo – si legge in una nota della principale associazione di OP – riteniamo doveroso ricordare che i regolamenti comunitari tutelano i produttori ed i consumatori di olio d’oliva, stabilendo specifiche norme per la denominazione legale e per la tutela della purezza di questo importante prodotto agricolo. In particolare segnaliamo la messa in commercio dei cosiddetti condimenti che di fatto sono delle miscele di olio di oliva con altri oli vegetali, con l’aggiunta di quantità molto limitate di altri ingredienti. L’aspetto preoccupante è che tali prodotti sono commercializzati inserendo nel campo visivo principale dell’etichetta termini e simboli grafici che richiamano esplicitamente i prodotti dell’olivicoltura.
Italia Olivicola – prosegue la nota – ritiene necessario che il governo intervenga tempestivamente per porre fine a comportamenti opportunistici e pratiche elusive della legislazione vigente. Il documento di denuncia e di proposta inviato al Ministro Lollobrigida contiene informazioni dettagliate su quanto sta avvenendo sul mercato degli oli vegetali in Italia e riporta un quadro esaustivo della legislazione europea e nazionale.
“Riteniamo opportuno – ha evidenziato al riguardo il presidente di Italia Olivicola, Gennaro Sicolo – che il Ministro, prenda i dovuti provvedimenti a tutela dei consumatori e di tutti gli operatori di filiera, che operano nella trasparenza oltre al rispetto delle regole. Per tale motivo è opportuno che il Ministro Lollobrigida convochi gli organismi di rappresentanza delle filiera olivicola-olearia per un confronto sulle materie evidenziate”.