Tenute Nicolazzi, azienda leader in Calabria nella produzione di olio di oliva con oltre 600 ettari di oliveti, ha aperto ufficialmente la campagna olearia della regione mettendo in moto sabato scorso il suo nuovo impianto oleario. Si tratta di un moderno impianto Pieralisi dove fa bella mostra il Protoreattore per accelerare il processo di gramolatura e un estrattore Spi di ultima generazione, associato ad un separatore Marte. Altissima tecnologia che si è tradotta subito con una produzione eccellente.
“Sono letteralmente rimasto sorpreso dalla qualità – confessa Amedeo Nicolazzi, terza generazione dell’azienda di famiglia – che era inimmaginabile già con il primissimo olio. Non credo sia una questione climatica o di varietà olivicola, penso invece che sia effettivamente questo processo di lavorazione innovativo la vera chiave di volta che ha permesso di realizzare un olio davvero eccezionale. Il Protoreattore che lavora in continuo, perché produciamo solo per la nostra azienda e non facciamo conto terzi, è stata una soluzione azzecca”.
Tenute Nicolazzi, punto di riferimento dell’industria olearia che qui trova una importante fonte di approvvigionamento, sta ampliando ulteriormente il proprio oliveto, aggiungendo alle varietà storiche del territorio, a partire dalla Carolea, quelle nuove più idonee all’intensivo, sistema di allevamento che permette di ottimizzare costi di produzione essendo totalmente meccanizzato. “Siamo un’azienda che produce olio biologico – aggiunge Amedeo – e che vuole mantenere questa identità. In futuro ci piacerebbe farlo anche con nostro marchio e su questo stiamo lavorando, forti del fatto che anche la quarta generazione di famiglia è pienamente coinvolta”.
Tenute Nicolazzi – anche per le dimensioni aziendali che la rendono unica nel panorama regionale e tra le più estese a livello nazionale – ha aperto come detto la campagna olearia calabrese che dalla prossima settimana entrerà a pieno regime con la messa in funzione dei vari impianti presenti nella regione. “Ci aspettiamo una produzione più che discreta – anticipa Amedeo Nicolazzi – che possa anche ristorarci della campagna passata, assolutamente disastrosa. Le premesse sono buone”.