A pochi giorni dal via libera da parte della Regione Puglia alle due nuove varietà l’una resistente l’altra tollerante alla Xylella, è in programma una importante due-giorni di approfondimento sul batterio: il primo, giovedì prossimo, a Bari dedicato alla presentazione di alcuni dei principali progetti di ricerca sulle azioni di contrasto; il secondo, l’indomani, a Gagliano del Capo (Le) con interessanti dimostrazioni in campo.
L’iniziativa è promossa dall’Istituto per la protezione sostenibile delle piante del Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr-Ipsp), punto di riferimento in oltre dieci anni in cui la Xylella è rovinosamente approdata in Puglia.
Il focus scientifico
Giovedì 23 maggio, nella sede di Villa Romanazzi Carducci di Bari (ingresso libero previa registrazione), si svolgerà, a partire dalle ore 9, il convegno “Xylella fastidiosa: quali opportunità dai progetti di ricerca nazionali”. L’evento intende fornire un focus scientifico sullo stato di attuazione dei principali progetti di ricerca nazionali e internazionali.
“A distanza di 11 anni dal primo ritrovamento del batterio sugli olivi in Salento – fanno sapere gli organizzatori – la situazione appare particolarmente complessa, con diverse varianti del batterio scoperte in Europa su numerose specie vegetali. In questo scenario, il contributo dei partenariati di ricerca è fondamentale per lo sviluppo di strategie di contrasto alla diffusione del patogeno e per supportare le autorità fitosanitarie chiamate a gestire le emergenze fitosanitarie”.
I lavori saranno aperti da un aggiornamento sull’evoluzione dell’epidemia di Xylella nella Puglia meridionale e sui recenti ritrovamenti del batterio nel barese, per poi presentare due progetti nazionali di ricerca. Il primo, denominato “Omibreed” finanziato dal Masaf mirato allo sviluppo di germoplasma di olivo resistente, Il secondo “Reach-XY” finanziato dal Governo per affrontare, con il coinvolgimento di istituzioni di ricerca di eccellenza, i diversi aspetti della fitopatia, incluso lo sviluppo di metodi curativi.
Seguirà un insieme di interventi volti a illustrare la ricerca in Europa con la partecipazione di esperti italiani ed internazionali. Si segnalano quelli sulle nuove tecnologie al servizio della diagnosi, coordinato dall’Università degli Studi di Bari Aldo Moro, sul controllo del vettore sputacchina, guidato dall’Università di Torino e per il contenimento di Xylella fastidiosa e la rigenerazione dell’olivicoltura, coordinato dall’Università del Molise.
La visita tecnica
I lavori proseguiranno venerdì 24 maggio con una visita tecnica sul campo nella provincia di Lecce. In particolare, a Gagliano del Capo, presso l’azienda Forestaforte, sarà presentato quello che viene definito un esempio virtuoso di collaborazione tra ricercatori e stakeholder. Qui, infatti, sono presenti strutture messe a disposizione della ricerca scientifica: il campo di conservazione del germoplasma per un programma di miglioramento genetico, una serra frutto di una donazione di una rivista tecnica tedesca, una camera climatica realizzata da Unaprol, una nuova screen house finanziata da una onlus. Nella stessa struttura vi sarà anche una dimostrazione dei cani molecolari per la diagnosi di piante infette.
Programma completo e form di registrazione sono disponibili al link https://www.cnr.it/it/evento/19214
È possibile anche seguire l’evento in streaming su https://www.youtube.com/watch?v=N9AOBPHxDsM.
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