Come meglio stimolare fioritura e impollinazione dell’olivo

Il corretto uso di fertilizzanti e corroboranti in funzione del meteo
AIPO
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Maggio è il mese della fioritura dell’olivo, momento fondamentale che influenza direttamente l’impollinazione e l’allegagione dove i fiori dell’olivo si trasformano in olive. Questo avviene grazie all’incremento delle dimensioni dell’ovario e alla caduta dei fiori imperfetti o non fecondati. È importante notare che avviene una selezione naturale dei fiori fecondati e solo una piccola percentuale, compresa tra l’1% e il 10%, dei fiori fecondati diverrà effettivamente frutto. Molti fiori subiscono poi un aborto dell’ovario, contribuendo ulteriormente a questa selezione e solo il 2-3% dei fiori diventa effettivamente olive. Questo significa che su 100 fiori, soltanto 2 o 3 si trasformeranno in drupe. Questa “selezione” è fondamentale perché la pianta deve gestire le proprie risorse in modo efficiente per garantire la propria sopravvivenza e, al contempo, produrre frutti di qualità.

L’incidenza delle temperature

In tutto questo, le condizioni climatiche sono fondamentali per garantire loro un processo ottimale. Le temperature diurne moderate, comprese tra i 20 e i 25 °C, favoriscono l’apertura dei fiori e la diffusione del polline. È importante, anche, avere una ventosità diffusa e costante, così che il polline possa essere trasportato efficacemente tra i fiori. È apprezzabile pure una scarsa pioggia durante l’apertura dei fiori. Se troppa, però, può compromettere la vitalità del polline e ridurre l’efficacia dell’impollinazione. Condizioni climatiche ottimali durante la fioritura favoriscono, pertanto, una buona allegagione e influenzano significativamente la produzione di olive.

Temperature oltre i 30°C e una ridotta disponibilità di acqua possono compromettere lo sviluppo dei fiori e la formazione dei frutti. D’altro, con climi freschi e umidi, si potrebbe assistere allo sviluppo di numerose infiorescenze con frutti partenocarpici, ossia frutti che si sviluppano senza fecondazione. Diventa così fondamentale considerare le condizioni climatiche e prendere le misure necessarie per sostenere la pianta e ottimizzare la produzione, ciò può includere delle strategie, come:

• se le condizioni climatiche sono particolarmente secche, qualora possibile, l’irrigazione di soccorso possa essere molto utile a garantire che le piante ricevano una quantità adeguata di acqua;
• una fertilizzazione ottimale arricchita con corroboranti può contribuire a favorire una buona impollinazione e allegagione dei frutti, fornendo nutrienti e contribuendo a migliorare l’assorbimento dei nutrienti dal terreno, incrementare la fotosintesi e quindi la produzione di energia per la pianta e la sua resistenza al calore, alla siccità e ad altri fattori di stress ambientali.

Le esigenze nutrizionali

Durante lo sviluppo dell‘infiorescenza, la fioritura e l’allegagione, le esigenze nutrizionali dell’olivo diventano più intense e la pianta richiede un maggiore apporto non solo di macro nutrienti, ma anche di alcuni elementi come ferro, rame e zinco.

Nel periodo tra maggio e giugno, gli olivi possono così avere temporanee carenze di azoto a causa delle loro elevate esigenze durante la fase di crescita e produzione. È, quindi, importante valutare l’opportunità di una fertilizzazione azotata, considerando la disponibilità di acqua nel suolo e la capacità della pianta di assorbire il fertilizzante azotato durante la primavera. Vanno osservati eventuali segnali di carenza, come decolorazioni delle foglie, e prendere in considerazione il carico previsto di fiori e frutti, che dipende dal numero d’infiorescenze e dalla quantità di giovani foglie, perché questo elemento è principalmente assorbito da loro.

Per evitare squilibri, come possibili eccessi che potrebbero portare a una caduta dei fiori o una crescita eccessiva della vegetazione, si consiglia di intervenire con fertilizzanti azotati come l’urea a basso contenuto di Biureto, almeno due volte, utilizzando una concentrazione massima dell’1-1,5%, ossia va disciolto 1-1,5 kg di urea per ettolitro di acqua. Il primo intervento dovrebbe avvenire circa 10 giorni prima della fioritura, con l’obiettivo di migliorare la fioritura e la fertilità dei fiori. Il secondo intervento dovrebbe avvenire dopo l’allegagione, quando i frutti sono allo stadio “grano di pepe”, per migliorare l’allegagione e diminuire la cascola precoce.

Contestualmente è possibile applicare anche il boro in soluzione, non superiore allo 0,1%, alla mignolatura e poi quindici giorni dopo la fioritura, sebbene il secondo intervento sia meno importante del primo.

Interventi successivi ad agosto o settembre non apportano alcun beneficio in termini di aumento della produzione.

Fertilizzanti e corroboranti

Mentre i fertilizzanti forniscono sostanze nutritive essenziali per il sostentamento e la produzione generale dell’olivo, i corroboranti sono sostanze che mirano a stimolare o rafforzare particolari funzioni, senza necessariamente fornire sostentamento o nutrienti diretti. Tra questi troviamo in commercio prodotti come il distillato di legno, le alghe, i polisaccaridi, gli amminoacidi.

Prima di utilizzare un corroborante, è importante valutarne la composizione, soprattutto quando vi è la presenza di amminoacidi, perché possono trovarsi nella forma di idrolizzati proteici o in altre conformazioni. Se è in idrolizzati, va accertato che questa forma sia “levogira”, perché solo in questa gli idrolizzati sono attivi e benefici, mentre quella “destrogira” non è assorbita e quindi non è efficace. Va anche detto che alcuni degli amminoacidi levogiri possono essere presenti singolarmente nei biostimolanti come l’Alanina, la Glicina, la Leucina, la Valina. La presenza di amminoacidi levogiri nei biostimolanti può contribuire a migliorare l’assorbimento di nutrienti, la sintesi proteica e la risposta della pianta allo stress ambientali

In seguito, ma avremo modo di ricordarlo, si potranno impiegare anche durante la fase di accrescimento del frutto da inizio inolizione e fino all’invaiatura la cui applicazione potrebbe essere effettuata per ragioni economiche insieme a trattamenti antiparassitari, in tal caso, è sempre consigliabile leggere attentamente le etichette dei prodotti utilizzati per valutarne la compatibilità.

Direttore AIPO
Associazione Interregionale
Produttori Olivicoli

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Tags: Aipo, Allegagione, Enzo Gambin, fioritura, in evidenza, infiorescenza

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