Italia Olivicola è da sempre impegnata nella ricerca di nuovi strumenti innovativi che siano da supporto e crescita per l’intera filiera olivicola. Una delle applicazioni più innovative, molto diffuse soprattutto nell’ambito finanziario, è la tecnologia blockchain, ovvero la creazione di una catena di informazioni collegate tra loro e non modificabili.
L’idea di Italia Olivicola è utilizzare questa tecnologia informatica per blindare la tracciabilità degli olii prodotti su scala nazionale e garantire al consumatore finale e, più in generale, a tutti gli stakeholders della filiera, una trasparenza totale garantita dal modello di blockchain che immaginiamo, per fare un paragone, come un sigillo notarile. Una AOP come Italia Olivicola ha dati a disposizione per poter arrivare sino al nome del produttore di olive e individuare, attraverso un lavoro di georeferenziazione dei campi, il campo di raccolta.
Per ottenere questo risultato è stata realizzato un software di interfaccia denominato EvoHub in grado di mettere in comunicazione tra loro i singoli gestionali dei frantoi/cooperative con il database della blockchain.
Attualmente, la filiera olivicola registra obbligatoriamente (D.M. 8077/2009 e 16059/2013) i dati produttivi nel registro di carico e scarico olii attraverso la piattaforma SIAN, pertanto abbiamo in questo modo un dato validato ufficialmente e controllato dagli organismi di vigilanza. SIAN però non significa tracciabilità, non permette di conoscere il produttore delle olive poiché è solo un registro di carico e scarico olive e un registro di carico e scarico olii. Manca, dunque, il collegamento tra i due registri con cui si interroga la filiera da monte a valle e viceversa.
Pertanto, le due fonti di dati utilizzate da Italia Olivicola per ottenere una tracciabilità completa sono due: dati estrapolati dal SIAN e dati gestionali dei singoli frantoi e/o cooperative.
Il software EvoHub, grazie ad un potentissimo algoritmo specifico, in pochi minuti interroga i dati rinvenienti dal SIAN (dati validati) e i dati rinvenienti dai gestionali dei frantoi/cooperative, restituendo la tracciabilità completa fino ai singoli produttori.
Naturalmente le potenzialità collegate a tale modello sono innumerevoli come le schede di consultazione dei dati produttivi: bilanci di massa per soggetto, QR code stampato sui documenti di trasporto di vendita o in etichetta sul prodotto finito. Questi strumenti hanno permesso di raggiungere determinati obiettivi ovvero:
- Velocizzare la risposta di una tracciabilità di una massa di olio;
- Ottimizzare i costi della qualità (giornate di audit)
- Migliorare l’efficacia e l’efficienza della tracciabilità;
- Rispondere a requisiti cogenti o norme volontarie di certificazioni (UNI EN ISO 22005:08)
- Acquisire maggiore consapevolezza dei software di gestione;
- Gestire la grande mole di dati presenti nei data base per altri utilizzi (modelli predittivi
La trasparenza di una filiera permette di garantire l’origine del prodotto e poter raccontare tutto quello che avviene in termini produttivi, qualitativi in un determinato lotto di olio sfuso e confezionato. C’è la forte convinzione di essere sulla strada giusta, in quanto solo con questo tipo di approccio altamente innovativo e tecnologico abbiamo la possibilità di garantire la trasparenza dell’intera filiera produttiva.