Selezionare nuove varietà di olivo in grado di mitigare i cambiamenti climatici, resistere a parassiti e stress biotici, mantenendo elevata la produttività ed il valore salutistico corrispondente. A questo mira il progetto internazionale GEN4OLIVE che coinvolge 16 enti di ricerca e università fra Europa, Turchia e Marocco, tra cui il Crea che nella sua sede di Rende ha ospitato il meeting di progetto.
Il presupposto è ambizioso: le risorse genetiche dell’olivo esistenti potrebbero offrire risposte e soluzioni ai cambiamenti climatici, “ma rimangono non sfruttate a causa del limitato sviluppo delle attività di pre-breeding e della mancanza di collaborazione tra le banche del germoplasma, gli olivicoltori e i vivaisti. Sebbene il germoplasma olivicolo sia molto ricco e diversificato, solo il 5 % delle varietà di olivo presenti nel mondo viene sfruttato commercialmente. Pertanto, le risorse genetiche dell’olivo rimangono non utilizzate e vengono semplicemente conservate nelle banche del germoplasma. Il progetto, pertanto, che si concluderà nel 2024 e mira a promuovere e valorizzare le risorse genetiche dell’olivo, mettendole a disposizione di breeder e agricoltori”.
Il Crea in particolare è impegnato a realizzare una collezione internazionale per la valutazione della suscettibilità alla Xylella fastidiosa.
Le varietà selezionate e le nuove varietà, nell’obiettivo finale dei soggetti coinvolti, permetteranno ai produttori di ottenere una riduzione dei costi ed un minore impatto ambientale: avranno a disposizione, infatti, risorse genetiche di olivo più idonee a contrastare e mitigare i cambiamenti climatici in atto e più tolleranti agli stress biotici, mantenendo però elevata la produttività e il valore salutistico degli oli corrispondenti.
GEN4OLIVE, progetto europeo per il miglioramento genetico
Per nuove varietà che si adattano ai cambiamenti climatici
Tecnica e Ricerca
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