Il boro è un micronutriente cruciale per la crescita e lo sviluppo delle piante, incluso l’olivo. Studi recenti hanno dimostrato come esso attivi geni regolatori della crescita e favorisca l’accumulo di metaboliti essenziali, come carboidrati e aminoacidi, che sono fondamentali per la formazione e la maturazione dei frutti.
La sua azione si concentra soprattutto nei periodi critici come la fioritura e l’allegagione, momenti in cui la pianta ha una maggiore necessità di supporto nutrizionale.
Tra le sue funzioni principali, il boro:
– regola l’assorbimento dell’azoto, ottimizzando il metabolismo della pianta;
– stimola l’allungamento dei tessuti vegetali, essenziale per la crescita strutturale;
– sostiene la vitalità del polline, migliorando la qualità della fioritura e l’allegagione;
– ottimizza il trasporto degli zuccheri, garantendo energia sufficiente per lo sviluppo delle olive.
Questi benefici sottolineano l’importanza di fornire alla pianta quantità adeguate di boro nel momento giusto.
Applicare il boro prima della fioritura
L’applicazione del boro dovrebbe avvenire circa un mese prima della fioritura, un periodo strategico per assicurare che la pianta disponga di questo nutriente durante le fasi critiche. Il boro entra nelle cellule vegetali principalmente sotto forma di acido borico (H₃BO₃), una molecola neutra e di piccole dimensioni che attraversa le membrane cellulari tramite diffusione passiva. Questo processo non richiede energia e permette al boro di spostarsi dai tessuti con una maggiore concentrazione a quelli con una minore quantità.
Il periodo di un mese prima della fioritura consente alla pianta di assorbire e distribuire il boro in tempo utile, preparandola alle esigenze nutrizionali delle fasi successive, come la fertilità del polline e la formazione dei frutti.
Problemi di assorbimento del boro
Nonostante il boro sia presente naturalmente nei terreni, la sua disponibilità per l’olivo può essere limitata da diversi fattori:
1. terreni calcarei: nei suoli ricchi di calcare il boro viene immobilizzato, riducendone la biodisponibilità;
2. siccità: la scarsità di umidità ostacola il movimento del boro verso le radici;
3. lisciviazione: in terreni sabbiosi o sottoposti a irrigazione eccessiva, il boro può essere dilavato prima che la pianta lo assorba.
Per ovviare a queste difficoltà, sono stati sviluppati concimi che contengono boro in forme più facilmente assorbibili.
Innovazioni tecnologiche: boro ed etanolammina
Un’innovazione recente nel campo della fertilizzazione è l’associazione del boro con l’etanolammina. Questa sostanza organica è prodotta dalla reazione tra ossido di etilene, un gas che a temperatura inferiore a 10°C diventa liquido, e ammoniaca, si lega chimicamente al boro formando un complesso stabile e solubile in acqua.
Questo complesso:
– evita la precipitazione del boro, mantenendolo disponibile per la pianta;
– supera le barriere della cuticola fogliare, facilitandone l’assorbimento;
– stabilizza le soluzioni nutritive, migliorando l’efficacia della fertilizzazione.
Una volta assorbito, il boro complessato con etanolammina è traslocato rapidamente nei tessuti della pianta, dove svolge funzioni fondamentali come la stabilizzazione delle membrane cellulari e il trasporto degli zuccheri.
Alla fine, l’etanolammina stessa può essere utilizzata dalla pianta come fonte di azoto organico o degradata nei tessuti vegetali.
Esempi di prodotti che utilizzano questa tecnologia includono:
– Boroplus (Syngenta): consigliato con dosi di 100-200 mL/hl in pre-fioritura e post-allegagione.
– Boltrac 150 (Yara Italia): applicato in dosi di 1-1,5 litri per ettaro in pre-fioritura.
– Boro Axibor (Scam): indicato per applicazione fogliare con dosaggi di 1-1,2 kg per ettaro, da applicare ogni 10 giorni durante la fioritura.
– Borosprint (Il Paese Verde): raccomandato per migliorare l’allegagione, con dosi di 200-250 g per 100 litri d’acqua.
– Boro (Serbios): da applicare per via fogliare in 2-3 interventi con dosi di 150-350 g/hl o attraverso fertirrigazione con 7-10 kg/ha.
Assorbimento e funzioni del boro
Quando applicato per via fogliare, il boro viene assorbito dall’olivo entro 24 ore. Una volta all’interno, si lega alle pectine presenti nelle pareti cellulari, contribuendo alla stabilità strutturale dei tessuti.
Questo rafforzamento cellulare è importante per:
– le foglie, che migliorano la resistenza agli stress ambientali;
– i fiori e il polline, che aumentano la fertilità e la qualità riproduttiva;
– i tubi pollinici, indispensabili per il trasporto del materiale genetico maschile verso l’ovulo.
Durante la formazione dei frutti, il boro mantiene la coesione delle cellule nel mesocarpo, contribuendo alla qualità finale delle olive. Inoltre, il boro partecipa a processi metabolici critici, come il trasporto degli zuccheri e la sintesi di proteine per la divisione cellulare.
Sinergie con boro, zinco e distillato di legno
L’utilizzo combinato di boro, zinco e distillato di legno rappresenta un approccio innovativo per migliorare la salute e la produttività degli olivi. Questa sinergia è particolarmente efficace grazie alle proprietà complementari dei due micronutrienti e rientra nel protocollo BioDea, dove il boro rinforza le pareti cellulari, stabilizza le membrane e ottimizza il trasporto degli zuccheri, fondamentali per la crescita e la formazione dei frutti.
Lo zinco supporta la sintesi di ormoni vegetali, come le auxine, favorisce la formazione di tessuti giovani e agisce come catalizzatore in numerose reazioni enzimatiche, inclusa la sintesi proteica.
Il distillato di legno per la presenza di acido acetico e alcoli, composti a basso peso molecolare, penetrano facilmente attraverso la cuticola fogliare e le membrane cellulari, facilitando l’assorbimento di boro e zinco e la loro distribuzione nei tessuti vegetali.
Boro calcio e amminoacidi
Le combinazioni di boro con calcio o amminoacidi rappresentano soluzioni che migliorano la nutrizione e, anche qui, sfruttano le proprietà sinergiche come il calcio, essenziale per la struttura cellulare, contribuisce alla formazione di pareti cellulari robuste, gli amminoacidi, facilitano l’assorbimento dei nutrienti, inclusi boro e calcio, stimolano il metabolismo vegetale, favorendo la sintesi proteica e la crescita cellulare, agiscono come biostimolanti.
In commercio troviamo prodotti come:
– Glibor Ca (Biolchim), che associa il boro al calcio per rafforzare la struttura cellulare.
– Ilsamin Boro (Ilsa), arricchito di amminoacidi per facilitare l’assorbimento del boro e potenziare i processi metabolici.
Conclusione
A conclusione il boro è un micronutriente importante per l’olivo, la sua applicazione pre-fioritura e post-allegagione, insieme al supporto di sinergie come quella con lo zinco e altri prodotti tecnologici, rappresenta un passo avanti per una gestione agricola efficiente e sostenibile. Le innovazioni tecnologiche, come l’uso del boro complessato con etanolammina, hanno già migliorato l’efficienza dell’assorbimento e dell’applicazione di questo elemento.
Sono allo studio pure nano fertilizzanti, che potrebbero essere in grado di rilasciare il boro in modo controllato e ottimizzarne l’assorbimento da parte delle piante.