Imbottigliamento olio di oliva, l’importanza della pulizia

La soluzione proposta da Quinti per unire efficienza, design e igiene
Le Aziende informano
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Ogni macchina di confezionamento nuova e appena acquistata si trova in condizioni di pulizia ottimali. Le parti a vista, ma anche quelle che non lo sono, appaiono tirate a lustro. Ma quanto durerà?

Che si tratti di una macchina per il confezionamento alimentare, farmaceutico o addirittura un’automobile, è opportuno anche in fase di progettazione fare delle valutazioni circa la facilità con cui una macchina può essere ispezionata per le dovute manutenzioni e pulizie. E quindi occorre considerare i materiali con cui deve essere costruita, in modo che siano non solo idonei al contatto con determinati materiali, come nel caso delle macchine alimentari che devono essere appunto idonei al contatto con gli alimenti, ma anche facilmente lavabili.

Con l’utilizzo e l’usura infatti è evidente che ogni macchina possa presentare delle criticità, sia da un punto di vista delle normali manutenzioni, sia per quanto riguarda la pulizia delle parti di contatto e non. Pertanto i componenti dovrebbero essere facilmente smontabili, accessibili per l’igienizzazione e la pulizia, oltre che sostituibili con semplicità. Nel caso poi delle macchine per il confezionamento alimentare occorre considerare anche il tipo di materia prima con cui si trovano a contatto, poiché un prodotto da trattare piuttosto che un altro potrebbe richiedere determinate accortezze e considerazioni.

Una soluzione innovativa

L’idea di Quinti è quella di costruire macchine semplici nell’utilizzo, compatte e facilmente spostabili e ispezionabili, ma anche esteticamente belle e ben rifinite. Dunque, affinché una macchina sia esteticamente bella e ben rifinita, è fondamentale la costruzione tecnica ed il design, ma anche la semplicità con cui può essere manutenuta. Per questo in tutte le macchine Quinti la meccanica non necessita di lubrificazione, in quanto le parti di contatto a scorrimento sono realizzate con materiale autolubrificante, quindi funzionante a “secco”. Il non utilizzo di lubrificanti evita dispersione di oli a vantaggio della pulizia del macchinario. Nel caso della macchina dell’olio, è stata pensata un’ulteriore accortezza: la tipologia di riempimento è ad alto vuoto, quindi senza serbatoio, ciò consente di minimizzare le operazioni di pulizia del tratto di alimentazione.

Come si garantisce la pulizia?

In generale, per le macchine olio di Quinti valgono le seguenti regole:

  • il lavaggio può essere effettuato sul posto e prevede l’introduzione di un liquido idoneo che attraversa la linea di riempimento fino ai beccucci eseguendo cicli di riempimento;
  • -i materiali della macchina sono idonei a sopportare un tale trattamento;
  • Il sistema di movimentazione delle bottiglie (formato da nastro, piattelli ecc) è costruito in modo tale da evitare interstizi, nei quali si potrebbero facilmente accumulare le polveri;
  • l’utilizzo delle boccole di scorrimento in tecnopolimero a bassissima igroscopia e di cuscinetti che lavorano in assenza di lubrificazione (tipo grasso, olio, ecc.), permette di raggiungere il miglior livello di igiene;
  • l’impiego di sensori elettromeccanici e componenti elettriche di elevata qualità conferisce alle nostre macchine il migliore standard di efficienza durante ogni ciclo produttivo nel corso degli anni.

Nello specifico per le macchine olio è necessario distinguere fra due tipi di lavaggio: Il lavaggio per cambio tipo di olio ed il lavaggio per riporre la macchina. Il primo viene effettuato tra un imbottigliamento e l’altro ed è detto “Avvinamento”, serve a ripulire la linea di riempimento dall’olio precedentemente usato. Il secondo invece è quello per il “Recovery”, ovvero quando si decide di non usare la macchina per un certo periodo di tempo, qualora l’imbottigliamento non sia un’operazione frequente tale da far “irrancidire” l’olio all’interno della linea di riempimento.

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Tags: Quinti

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