Lo sviluppo di strumenti digitali, come speciali occhiali per guardare la realtà virtuale in grado di fornire istruzioni in tempo reale e supporto durante la potatura e l’integrazione di soluzioni robotiche, tra cui esoscheletri assistiti e robot autonomi per facilitare il lavoro degli agricoltori.
Sono le due soluzioni che un progetto internazionale finanziato con quasi 5 milioni di euro intende realizzare per migliorare la precisione e l’efficienza della potatura negli oliveti dei piccoli agricoltori avvalendosi della realtà aumentata e della robotica, arricchite dall’Intelligenza Artificiale. Le soluzioni tecnologiche si basano su un modulo di Intelligenza Artificiale in grado di apprendere dalle conoscenze umane esperte per affrontare le sfide della potatura degli alberi.

Il progetto – denominato Agrimate – vede coinvolte quattro università, due enti di ricerca, quattro società di ricerca e due organizzazioni di agricoltori in rappresentanza di Spagna, Italia, Germania e Finlandia. Nella provincia andalusa di Jaén, la più importante al mondo per la produzione di olio di oliva, agricoltori, tecnici e ricercatori si sono incontrati per dare piena operatività progetto che durerà cinque anni e che mira non solo a migliorare la produttività e l’efficienza delle risorse, ma anche l’inclusione sociale e le condizioni di lavoro nel settore agricolo. È stato così osservato in prima persona il lavoro di potatura negli oliveti tradizionali di una primaria azienda olivicola, conoscenza essenziale affinché i ricercatori possano pianificare il loro lavoro, avanzando nella progettazione futura di strumenti di Intelligenza Artificiale.
Tra i protagonisti la Fondazione Bruno Kessler che contribuirà alla progettazione e realizzazione di sistemi di visione avanzata che, attraverso analisi di immagini, dati tridimensionali e ricostruzione di ambienti digitali, permetterà di creare modelli in grado di monitorare lo stato di salute delle piante, l’automazione delle operazioni di potatura e la valutazione della loro efficacia. Infine, si occuperà della valutazione dell’impatto sociale ed economico delle nuove tecnologie introdotte, attraverso analisi di sostenibilità e studi pilota.
Durante l’incontro in Spagna è stato ricordato che ovunque il settore agricolo, e quello olivicolo in particolare, si trova di fronte a una “sfida enorme” nella ricerca di manodopera per svolgere lavori “praticamente impossibili da meccanizzare”. Per questo motivo progetto si propone di fornire agli agricoltori strumenti all’avanguardia che rendano il più semplice possibile il lavoro agricolo, con l’obiettivo di ridurre il problema della reperibilità di manodopera.
“La missione principale di Agrimate – è stato ricordato – è preservare e valorizzare le secolari competenze agricole come l’arte della potatura degli alberi. A tal fine, svilupperemo un sistema di intelligenza artificiale che apprende dalle tecniche di potatura degli agricoltori esperti, analizzando i loro metodi e valutandone l’efficacia. Tenendo conto delle sfide imposte dai cambiamenti climatici, il progetto esaminerà come le varianti di potatura automatizzata influenzano la crescita e la produttività delle piante, identificando sia gli effetti benefici che i fattori di rischio. Per trasferire efficacemente queste conoscenze ai giovani agricoltori, sfrutteremo la tecnologia della Realtà Aumentata (AR) per guidare visivamente gli agricoltori sovrapponendo segni di taglio virtuali sugli alberi, indicando le posizioni e le profondità precise per una potatura ottimale. Inoltre, l’intelligenza artificiale fornirà spiegazioni dettagliate per ogni taglio suggerito, favorendo fiducia e trasparenza nel sistema. Questo approccio completo consentirà alla nuova generazione di agricoltori di preservare le conoscenze del passato adattandole alle sfide del presente e del futuro”.