Si registra un po’ ovunque un incremento per il prezzo al quintale delle olive. In alcuni casi più contenuto, in altri più marcato. Con il centro-sud che ha cominciato già la molitura ed il nord che si appresta a farlo a partire dalla prossima settimana, il quadro è come sempre disomogeneo. Ad incidere più l’aumento dei costi che il calo produttivo.
In Sicilia – dove per altro si registra nell’agrigentino uno sciopero degli olivicoltori (di cui parleremo diffusamente in un prossimo articolo) – si va dai 60 euro della Biancolilla agli 80 della Nocellara del Belice, in lieve aumento. Sugli 80 euro al quintale anche in Calabria, rispetto ai 50 dello scorso anno, in considerazione di una produzione molto ridotta. Intorno ai 65/70 euro il prezzo in Puglia, dove i primi frantoi sono all’opera. Al riguardo, Tommaso Loiodice, presidente Unapol, avverte ed auspica: “Questo è un prezzo che ritengo giusto, a fronte dei 40/50 euro della passata campagna, perché i costi per gli olivicoltori sono decisamente aumentati. So che anche i frantoi hanno le loro difficoltà, ma scendere al di sotto di tale soglia significa davvero non coprire i costi di produzione. Aggiungo: dalle prime sensazioni, quest’anno non registriamo fortunatamente un grosso movimento di olive fuori regione, sia per la minore produzione, sia per glI elevati costi di trasporto. Sarebbe un grande risultato riappropriarci come regione del nostro olio, scongiurando quel fallimento dell’olivicoltura pugliese che altrimenti rischia di profilarsi”.
In Abruzzo il prezzo è mediamente intorno agli 80 euro al quintale. Dai 70 euro agli 80/90 euro quello in Campania, con la varietà Ortice a spuntare il valore maggiore.
Più si sale verso il centro-nord, più il prezzo cresce: dalle 80 euro al quintale fino alle 100 euro per le olive certificate nelle Marche, 100-110 in Umbria e Toscana. Sugli 80 euro, invece, in Lazio. Incremento anche nella zona del Garda dove Aipo stima un range compreso tra gli 85 ed i 110 euro. In Liguria infine, il Consorzio di Tutela dell’Olio Riviera Ligure Dop ha mantenuto gli ottimi prezzi dello scorso anno, e dunque 1,60 euro al chilo (160 al quintale) per le olive con resa al 20% e 10,50 euro al chilo per l’olio.
Si tratta, bene inteso di valori indicativi, raccolti tra i vari produttori, suscettibili di variazione con l’andamento della campagna.
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