Piena consapevolezza dei danni che l’etichettatura nutrizionale Nutri Score può cagionare all’olio di oliva e impegno a adottare misure che valorizzino gli aspetti nutraceutici e salutistici dell’extravergine.
Lo ha assicurato il commissario europeo per la Salute e la sicurezza alimentare, Stella Kyriakides, al direttore esecutivo del COI Abdellatif Ghedira, durante un incontro in videoconferenza durante il quale è stata espressa la preoccupazione del settore olivicolo per la classificazione sfavorevole dell’olio d’oliva da parte del regime di etichettatura privata Nutri-Score.
Ghedira ha ricordato al Commissario che l’UE è di gran lunga il più grande produttore mondiale di olio d’oliva, con il 65% della produzione totale, e come membro del CIO la UE ha sempre sostenuto la politica di promozione dell’olio d’oliva. “Tutte le attività di promozione svolte dall’Organizzazione – ha aggiunto il direttore esecutivo del COI – si basano sui risultati della ricerca scientifica che da diversi decenni dimostra i benefici per la salute dell’olio d’oliva e l’effetto positivo del suo consumo nel ridurre la mortalità associata a molte malattie croniche (cardiovascolari, cancro, obesità, diabete, ecc.)”.
Il commissario Kyriades ha ricordato i principi della strategia dell’UE Farm to Fork, compreso il suo obiettivo di promuovere un’alimentazione sana ed equilibrata. Ha aggiunto che questa strategia include l’applicazione di un sistema di etichettatura armonizzato. Pienamente consapevole delle specificità dell’olio d’oliva, ha assicurato che tali preoccupazioni saranno prese in considerazione. I risultati delle consultazioni pubbliche e le conclusioni dell’Autorità europea per la sicurezza alimentare saranno disponibili nelle prossime settimane e quindi non è stata ancora presa alcuna decisione al riguardo. Entro la fine dell’anno sarà presentata una proposta legislativa.