La potatura verde è un’operazione che si attua sugli olivi durante il periodo estivo, va ad integrare la potatura invernale, completandola; solitamente si esegue nel mese di agosto, ma potrebbe protrarsi alla prima decade di settembre. Come quella invernale, la potatura verde contribuisce a indirizzare lo sviluppo vegetativo sugli organi che costituiscono la struttura produttiva della pianta.
La rimonda è un’operazione veloce, va ad eliminare prevalentemente:
– i polloni, sono rami che si trovano tendenzialmente nella zona tra il fusto e le radici;
– i succhioni, sono rami dorsali, che si sono sviluppati nell’anno sui rami e sulle branche e sulla parte alta della chioma, eliminando i più vigorosi, a meno che uno di questi non serva per formare o sostituire un vecchio ramo, in questo caso vanno lasciati quelli più laterali.
Polloni e succhioni sono improduttivi, vanno tolti perché sottraggono sostanze nutritive alla pianta, hanno una crescita molto veloce, anche di 2-3 metri l’anno. Polloni e succhioni si sviluppano dopo la potatura di fine inverno o primaverile, soprattutto se si attuano importanti tagli, che creano squilibri nella pianta, la quale, per superarli, emette nuova vegetazione da gemme avventizie, con capacità di crescere velocemente.
Attendere la potatura dell’anno successivo significherebbe lasciare questi rami liberi di crescere e assorbire energie a svantaggio di altre funzioni, a partire dallo sviluppo delle olive; togliendoli precocemente si eviterebbe, così, un dispendio di sostanze nutritive.
I succhioni, nascendo e sviluppandosi nella parte interna della chioma, vanno a chiudere porzioni lasciate vuote dal potatore per far penetrare la luce all’interno del fogliame. In questo modo, aumentata la densità delle foglie, si creano ombreggiamenti che deprimono la produttività e possibili ristagni d’umidità che favorirebbero lo sviluppo di parassiti fungini, come l’occhio di pavone.
Nel taglio dei succhioni è necessario fare attenzione a non confondersi con altri rametti simili, che si sviluppano sul dorso di rami e branche, sono più piccoli e meno vigori, a volte formano quasi un cespo, sono chiamati succhioncelli o maschioncelli.
Questi succhioncelli vanno lasciati perché garantiscono il normale fluire della linfa, considerato che la pianta d’olivo è “settoriale”, vale a dire che vi è una corrispondenza tra rami e parti d’apparato radicale, formato da un insieme di fasci vascolari che mettono in diretto collegamento i due apparati e se deperisce uno, di conseguenza, s’indebolisce anche l’altro.
Quando si eseguono i tagli dei succhioni è bene non eseguirli alla base o raso, ma lasciare una sporgenza di 1 -2 cm; mentre per i polloni, se possibile, è meglio strapparli a mano.
La rimonda può servire pure a eliminare qualche ramo danneggiato o spezzato da eventi atmosferici o colpito da qualche malattia, comunque, si opera sempre su piccoli rami e non su branche principali o parti della pianta di grandi dimensioni. Le operazioni di potatura verde assorbono circa un 8% del tempo di lavoro per la coltivazione dell’oliveto e, questo, incide sui costi di produzione. Da tenere presente, però, che diminuisce il lavoro di taglio nelle operazioni primaverili dell’anno successivo.
La potatura verde è un buon sistema quando si devono attuare tagli di riforma e di ripristino di oliveti vecchi o abbandonati, in quanto può essere un buon inizio da cui partire per alleggerire le chiome e prepararle al vero intervento che verrà poi fatto a fine inverno o inizio primavera.
Le regole della potatura estiva sono quelle della potatura di fine inverno o primaverile, dove è bene evitare interventi energici, utilizzando forbici disinfettate sempre nel passaggio da una pianta all’altra. Le lame degli attrezzi di taglio devono essere ben affilate, compiendo tagli verso il basso e l’esterno, che siano netti e decisi.
Direttore AIPO
Associazione Interregionale
Produttori Olivicoli