Gli oli vegetali utilizzati nella difesa fitosanitaria in olivicoltura si dividono in due gruppi principali: il primo comprende oli che contengono acidi grassi e sono ottenuti da piante come soia, lino, arachide, cartamo, cotone, girasole, mais, olivo, palma di cocco, senape, sesamo, soia e vinacciolo. Questi oli vengono estratti meccanicamente o chimicamente dai frutti o da altre parti delle piante e sono utilizzati come corroboranti, migliorando l’efficacia degli agrofarmaci e potenziando le difese naturali dei vegetali (Decreto del Presidente della Repubblica 28 febbraio 2012, n. 55). Questi oli vegetali sono formulati per migliorare la distribuzione, la bagnabilità, l’aderenza e l’assorbimento dei principi attivi sui tessuti vegetali trattati.
Il secondo gruppo è rappresentato dagli oli essenziali, utilizzati nella difesa fitosanitaria per le loro proprietà antimicrobiche e insetticide, sono ottenuti da piante come l’arancio dolce, il limone, l’eucalipto, e sono composti principalmente da terpeni, che sono idrocarburi organici prodotti dalla piante. Questi possono essere estratti da vari organi delle piante, come frutti, semi, foglie, fiori, corteccia e bulbi. Ad esempio, l’olio essenziale di arancio dolce, come il prodotto Pre-Vam Plus, è noto per le sue proprietà insetticide e fungicide e può essere utilizzato per il controllo di ditteri, afidi, acari e altre malattie fungine.
La funzione degli oli vegetali
Gli oli vegetali coadiuvanti contengono principalmente acidi grassi, che possono costituire fino al 95% della loro composizione. Questi oli sono completamente biodegradabili e non lasciano residui dannosi nell’ambiente.
Aggiungendo questi oli agli agrofarmaci, si migliora la distribuzione uniforme del principio attivo sulle piante infestanti, riducendo il fenomeno della deriva e il dilavamento causato dalle piogge.
Questi, inoltre, migliorano l’aderenza del fitofarmaco alle superfici delle piante, aumentando l’efficacia del trattamento.
Questi oli sono prodotti attraverso un processo di estrazione dai semi o dai frutti delle piante oleaginose e sono appositamente selezionati e trattati per garantire che non interagiscano chimicamente con i principi attivi dei fitofarmaci. Gli oli vegetali sono principalmente composti da trigliceridi, che sono molecole chimicamente stabili e non reattive con le sostanze attive dei fitofarmaci.
Nei processi di produzione, vengono rimosse tutte le impurità e le sostanze che potrebbero reagire, come acidi grassi liberi, fosfatidi e altre sostanze che potrebbero causare reazioni chimiche. Sono scelti specifici tipi di oli vegetali che hanno una comprovata stabilità chimica e un’inerzia rispetto ai principi attivi dei fitofarmaci.
Funzione come coadiuvanti
Questi oli vegetali migliorano la bagnabilità delle superfici delle piante, permettendo al fitofarmaco di coprire uniformemente le foglie e i rami. Questo assicura una distribuzione omogenea del principio attivo. Aumentano l’aderenza del fitofarmaco alla superficie delle piante, creando un film sottile che impedisce al fitofarmaco di essere dilavato facilmente dalla pioggia o dall’irrigazione.
Esempio di applicazione
Se consideriamo un fitofarmaco contenente un insetticida specifico, l’aggiunta di un olio vegetale come coadiuvante garantisce che il principio attivo dell’insetticida non venga modificato chimicamente. L’olio vegetale agisce solo come un mezzo per migliorare la distribuzione e l’aderenza del fitofarmaco, assicurando che l’erbicida possa penetrare efficacemente nelle foglie delle piante infestanti. Gli oli vegetali aumentano l’aderenza del fitofarmaco alle superfici vegetali, riducendo il rischio di dilavamento e migliorando l’assorbimento del principio attivo.
Tipi di oli vegetali utilizzati
– Olio di colza: comunemente usato grazie alla sua composizione e biodegradabilità (esempio Zarado o Codacode – coadiuvanti per applicazioni erbicide).
– Olio di soia: ha proprietà simili e viene impiegato in vari formulati (esempio Kantor o Fitolil coadiuvante naturale per sali rameici)
– Olio di palma: utilizzato meno frequentemente a causa di preoccupazioni ambientali, ma ancora efficace(esempio quello distribuito dalla SKL Fertilizzanti).
Compatibilità con le sostanze attive
Fungicidi – Gli oli vegetali possono essere utilizzati con diversi tipi di fungicidi, ma è importante verificare la compatibilità specifica, ad esempio, alcuni fungicidi a base di rame potrebbero reagire negativamente con determinati oli vegetali, riducendo l’efficacia del trattamento. Pur tuttavia, oli vegetali come l’olio di soia, appositamente formulati, come ad esempio Fitolil, possono essere impiegati come coadiuvanti naturali per migliorare l’efficacia dei sali rameici, favorendo una migliore adesione e distribuzione del principio attivo.ù
Insetticidi – Gli oli vegetali possono essere combinati con piretroidi come la deltametrina (ad esempio Decis Evo o Deltrin) o la lambda-cialotrina (ad esempio Kaimo® Sorbie), comunemente usati per il controllo della mosca dell’olivo, della tignola dell’olivo e altri insetti. L’aggiunta di un olio vegetale, come l’olio di soia, migliora l’aderenza e la distribuzione del principio attivo, prolungando il tempo di contatto con gli insetti bersaglio. Gli oli vegetali, infatti, creano un film uniforme che riduce la volatilità del principio attivo e ne aumenta la persistenza nell’ambiente. Questo è particolarmente utile nei trattamenti a basso volume o in condizioni di scarsa bagnabilità delle foglie.
In ogni caso, è importante evitare dosi elevate di olio, che potrebbero causare fitotossicità in condizioni di alta temperatura, poiché l’evaporazione dell’olio può intensificare il rischio di danni alle piante. In presenza di insetticidi sistemici, che vengono assorbiti dalla pianta e trasportati attraverso il sistema vascolare, gli oli vegetali risultano generalmente meno utili. Questo perché il meccanismo d’azione degli insetticidi sistemici dipende dalla penetrazione del principio attivo nelle foglie o nelle radici della pianta e dalla sua distribuzione attraverso il floema o lo xilema. Gli oli vegetali, migliorando l’aderenza superficiale, potrebbero interferire con questo processo, ostacolando, ad esempio, la formazione di gocce uniformi che facilitano l’assorbimento del principio attivo.
Alcuni oli vegetali, ad eccezione di quelli di colza, soia o palma, potrebbero influenzare negativamente l’efficacia degli insetticidi sistemici, alterando il comportamento degli insetti bersaglio. Un esempio riguarda gli oli che potrebbero sviluppare della repellenza, come l’olio di cocco e l’olio di semi di lino, e, questo, potrebbero ridurre il contatto diretto degli insetti con le superfici trattate, limitando così l’ingestione del principio attivo. Gli effetti di tali interferenze, comunque, variano in base al tipo di olio e alla formulazione del fitofarmaco.
Considerazioni finali
In sintesi, gli oli vegetali possono essere utili con insetticidi, limitatamente se sono sistemici, alcuni fungicidi ed erbicidi: è sempre importante, in ogni caso, per ottenere i migliori risultati vanno sempre seguite le linee guida e le raccomandazioni del produttore del fitofarmaco.