L’importanza dei corroboranti nella ripresa vegetativa dell’olivo

Con la ripresa vegetativa è fondamentale utilizzare corroboranti per supportare la crescita delle piante dell’olivo e ottimizzare la campagna produttiva 2025. I corroboranti non sono fertilizzanti, ma rafforzano le difese naturali delle piante, rendendole più resistenti a parassiti, malattie e condizioni climatiche difficili.

Cosa significa ‘rafforzare le difese naturali’?

Le piante hanno un sistema di difesa che le protegge da minacce come funghi, batteri o stress ambientali, esempio la siccità o le temperature estreme. I corroboranti stimolano questo sistema, favorendo uno sviluppo più sano e stabile attraverso meccanismi, quali:
1. attivazione delle risposte immunitarie delle piante
Le piante possiedono un sistema di difesa detto “immunità innata”, che si attiva grazie a molecole segnale come l’acido salicilico, l’acido jasmonico o l’acido abscissico. I corroboranti stimolano la produzione di queste molecole, amplificando la capacità della pianta di attivare reazioni difensive come: sintesi di composti antimicrobici ad esempio fitoalexine, polifenoli, terpenoidi, che inibiscono la crescita dei patogeni, deposito di lignina o cellulosa nelle pareti cellulari per rendere più difficile la penetrazione dei patogeni.

2. Barriere fisiche e chimiche
Alcuni corroboranti, ad esempio il gel di silice, la zeolite, il talco, formano una barriera protettiva sulla superficie della pianta. Queste barriere possono impedire l’insediamento di spore fungine o la deposizione di uova da parte di insetti. Sono, inoltre, in grado di modificare il microambiente della superficie della pianta, rendendolo meno favorevole alla crescita dei patogeni, come ad esempio il bicarbonato di sodio che varia il pH delle superfici fogliari.

3. Supporto al metabolismo secondario
Molti corroboranti, come i flavonoidi o gli estratti di alghe, stimolano il metabolismo secondario delle piante, che è responsabile della produzione di molecole utili a difenderle da attacchi parassitari e affaticamenti da siccità, alte temperature, sostienendo il benessere generale dell’olivo.

In tutti questi casi i corroboranti aiutano le piante con:

• Resistenza a funghi e insetti parassiti
  Alcuni corroboranti svolgono un’azione preventiva, migliorando la resistenza delle piante, ad esempio, l’uso del propoli o del distillato di legno aiuta a inibire la crescita microbica grazie alle loro proprietà batteriostatiche e fungicide. Il caolino o la zeolite, che sono polveri di roccia, formano sopra la vegetazione degli strati che disturbano il comportamento degli insetti, ad esempio ostacolando l’ovideposizione della Mosca dell’olivo.
•  Condizioni ambientali difficili
  In questi casi alcuni corroboranti, come la glicin-betaina possono agire come regolatori dell’acqua all’interno della pianta, consentendo di evitare la disidratazione in condizioni di siccità o salinità.
  Altro esempio sono gli estratti di alghe promuovono anche una migliore ritenzione idrica nei tessuti vegetali.
  Ancora, le polveri di roccia come il caolino, che riflette la luce solare, riducendo la temperatura fogliare e minimizzando i danni da calore nelle giornate particolarmente calde.
• Recupero del vigore vegetativo
  Altri corroboranti, come gli oli ozonizzati, sono oli vegetali trattati con ozono che sviluppano azioni antimicrobiche, aiutano la rigenerazione dei tessuti e stimolano i processi naturali di difesa delle piante. Grazie alla loro capacità di migliorare la salute generale delle piante, possono essere utili in situazioni di stress ambientale o dopo danni fisici.

TABELLA RIASSUNTIVA

Direttore AIPO
Associazione Interregionale
Produttori Olivicoli