Potrebbe avere le sembianze di un vero e proprio scandalo quello “scoperchiato” da Agea – Agenzia nazionale per le erogazioni in Agricoltura – e reso noto dalla Gazzetta del Mezzogiorno. Ben 18,8 milioni di euro destinati a sostenere le aziende colpite da Xylella sono sati concessi a beneficiari per i quali, a detta di Agea. “non si rileva la presenza di piante”. Non solo, di questi beneficiari, oltre la metà (il 51%) avrebbe posizioni con fascicoli aziendali chiusi per cessazione di azienda o si è accertata la morte del beneficiario. Si parla, sostiene il quotidiano pugliese, di oltre 2500 aziende.
I 18,8 milioni fanno parte del flusso di risorse – pari a 122 milioni – che dal 2016 al 2022 sono state stanziate per le aziende agricole colpite dalla Xylella. Fondi del governo nazionale, transitati per la Regione Puglia a cui spettava le pratiche amministrative.
Gravi le dichiarazioni del direttore generale di Agea, Fabio Vitale, a cui la Gazzetta ha chiesto chiarimenti. “Abbiamo incrociato i dati e con nostra sorpresa abbiamo scoperto un elevato numero di anomalie. Risultano erogazioni improprie: circa 19 milioni non sono stati utilizzati per impiantare olivi. Bisognerà apire ora il filone delle eventuali responsabilità erariali, con segnalazioni alle autorità competenti”.
Per il direttore generale di Agea, avrebbe dovuto essere messo a sistema una procedura di controllo e verifica automatica da parte della Regione. Ed invece… “Si è sempre lavorato quasi manualmente. Non c’è riscontro oggettivo tra quello che si erogava e quello che si impiantava nel terreno. E ci sono 18 milioni dati ad aziende sui cui terreni non ci sono le piante. In alcuni casi non c’è proprio l’azienda”.
Dichiarazioni pesanti, alla vigilia del voto regionale in Puglia, giunte tra l’altro dopo l’ennesimo botta e risposta tra Ministero dell’Agricoltura e Assessorato regionale all’Agricoltura, con il primo a chiedere una rendicontazione delle spese ed il secondo a ripetere che è stata fornita puntualmente, sottolineando la vana attesa delle ulteriori risorse promesse dal Governo.



















