Immersa nel cuore del Lazio, tra le dolci colline che si estendono dalla via Salaria fino al fiume Tevere, la Sabina si rivela come un tesoro nascosto, un paesaggio dove la storia millenaria si fonde con la natura incontaminata.
Qui, e più precisamente nel territorio comunale di Fara in Sabina, in provincia di Rieti, il tempo sembra fermarsi tra gli oliveti secolari, testimoni silenziosi di un patrimonio olivicolo che affonda le radici nell’antichità. La Sabina infatti non è solo un luogo, è un’esperienza sensoriale e culturale. I suoi olivi, alcuni dei quali contano più di mille anni, sono veri e propri monumenti viventi che raccontano storie di generazioni, di tradizioni contadine e di un legame indissolubile tra l’uomo e la terra.

Questo paesaggio unico offre uno spettacolo di rara bellezza, un invito a scoprire affascinanti borghi medievali e a vivere un’autentica immersione nella cultura locale. A Corese Terra, frazione di Fara in Sabina, è situata ad esempio l’Università Agraria di Corese Terra che, fondata nel 1904 nell’antico Castello di Corese, tutela il territorio su cui sorgeva l’antica capitale dei Sabini denominata Cures Sabini. Non si tratta di un’università nel senso accademico tradizionale, bensì di un ente storico-amministrativo che gestisce e tutela il patrimonio collettivo (demanio civico) a beneficio della comunità locale, con un forte impegno nella valorizzazione agricola, ambientale e culturale del territorio, inclusa la promozione dell’olio extravergine Sabina DOP e la storia di Cures Sabini.
Visitare questo angolo della Sabina Reatina significa dunque intraprendere un viaggio alla scoperta di luoghi antichi e sapori autentici. In questa zona sorgono ad esempio diverse aziende agricole, frantoi e agriturismi che non sono solo una risorsa economica, ma anche e soprattutto un simbolo dell’identità locale. Infatti, il viaggio a Fara in Sabina non sarebbe completo senza un’immersione nella sua ricchissima tradizione enogastronomica.



















