La Sicilia, almeno quella Occidentale, sembra chiamarsi fuori dalle voci pessimistiche sulla scarsa allegagione per le ondate di calore ed anzi guarda al futuro con moderato ottimismo. Se ne fa interprete Mario Terrasi, agronomo e presidente di Oleum Sicilia (nella foto), la maggiore OP dell’isola con oltre 4.500 produttori distribuiti principalmente nelle province di Palermo, Trapani ed Agrigento.
“Nonostante il caldo della scorsa settimana con punte di 36 e 37 gradi – spiega Terrasi – l’allegagione sta procedendo bene. Sono stato domenica a controllare gli oliveti e sono rimasto piacevolmente colpito dall’andamento di questa prima fase di sviluppo dei frutti. Ora le temperature si sono leggermente abbassate, restando tra i 30 ed i 32 gradi e sono fiducioso che la prossima possa essere una buona annata per la nostra regione”.
Malgrado oltre il 70% di oliveti non sia irriguo, la Sicilia quest’anno beneficia di un fattore estremamente positivo. “L’inverno – ricorda infatti Mario Terrasi – è stato piovosissimo come da anni non si registrava ed i terreni hanno ricevuto una dose più che sufficiente di acqua per garantire il giusto apporto alle piante”.
Il monitoraggio della tignola ha permesso di registrare in alcune zone un attacco su cui si sta intervenendo, mentre tra 15 giorni comincerà quello della mosca. “Ma con queste temperature sopra i 30 gradi – anticipa il presidente di Sicilia Oleum – siamo abbastanza fiduciosi che questo rischio possa essere scongiurato”.
Sicilia in controtendenza, è una buona allegagione
Mario Terrasi: "Aiutati dalle intense piogge invernali"
Economia
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