Pur essendo un elemento non essenziale per la crescita delle piante, il silicio aumenta la loro tolleranza nei confronti di stress biotici (come parassiti e malattie) e abiotici (siccità o salinità). I suoi effetti, secondo l’Università di Cordoba, in Spagna, sono stati poco studiati in generale, e ancor meno per l’olivo. Interessante pertanto è lo studio che un team di ricercatori di questa Università ha pubblicato, definendo la dose più efficace, il metodo di applicazione e le sue conseguenze in termini di assorbimento, accumulo e distribuzione del silicio negli organi di alcune varietà olivicole.
“Applichiamo dosi diverse e quantifichiamo quanto entra nella pianta e in quali organi si accumula”, hanno spiegato i ricercatori a Mercacei, la principale testata giornalistica spagnola per l’olivicoltura. I risultati mostrano che l’accumulo di silicio negli olivi è aumentato, indipendentemente dalla varietà, e che si è concentrato in proporzione maggiore nelle radici e, successivamente, nelle foglie.
Sebbene, in misura maggiore o minore, tutte le piante presentino questo elemento, è stato dimostrato che l’applicazione di un contributo di silicio in più ne aumenta gli effetti benefici. In questo caso la dose adeguata per ottenere questi benefici, e che non sia dannosa per l’olivo, è di 20 mg. per litro.
Per quanto riguarda il metodo di applicazione, è stata verificata l’idoneità dei due metodi studiati, l’applicazione del silicio sulle foglie e il suo apporto alla pianta nel terreno, attraverso la fertirrigazione. “Questo risultato è molto interessante, perché consente di farlo sia negli oliveti asciutti che in quelli irrigati” hanno sottolineato i ricercatori secondo i quali, inoltre, l’uso di questo elemento nella nutrizione delle piante – come strategia per aiutarle contro parassiti, malattie o siccità – è vantaggioso anche dal punto di vista della sostenibilità, poiché permetterebbe di smettere di usare altri prodotti di sintesi chimica dannosi per l’ambiente.
Tenendo conto che il silicio agisce sia stimolando internamente le difese delle piante, sia creando uno strato fisico sulla foglia (quando raggiunge la foglia, infatti, esso forma una specie di gel) che la protegge da agenti come funghi o insetti, questo studio ha anche proposto l’uso dell’applicazione fogliare con più ripetizioni annuali per coprire gradualmente tutte le nuove foglie.
Con questo lavoro, secondo li ricercatori, si compiono progressi nel percorso della nutrizione sostenibile degli oliveti sulla base di un elemento che, per ora, gli agricoltori di solito non includono nei loro piani di fertilizzazione.
La concimazione con silicio aumenta le difese dell’olivo
I risultati di uno studio a vasto raggio dell'Università di Cordoba
Tecnica e Ricerca
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